Top 11 del girone B di Eccellenza. Più che una squadra una schiacciasassi

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata

E a questi chi li mantiene? Verrebbe da dire vedendo una formazione simile, imbottita di giocatori troppo forti per non fare la differenza in questa categoria. C’è stata anche una equa distribuzione di maglie, con il Sorrento a cui sono state attribuite tre, una in più rispetto a Nola, Audax Cervinara e Valdiano, mentre una a testa per Agropoli e Virtus Avellino. Era giusto assegnare qualcosa in più a chi è arrivato il primo, il Sorrento, premiandone anche l’allenatore, Antonio Guarracino. Si dice che il girone B sia qualitativamente inferiore rispetto a quello A ma, guardandone i giocatori, la convinzione, ammesso che sia tale, inizia un po’ a vacillare.

Solo una squadra che punti in alto sceglie come portiere Robertiello, infatti il Valdiano aveva costruito una rosa per salire di categoria, poi qualcosa s’è incrinato, qualcuno è andato via a dicembre e le ambizioni iniziali si sono ridimensionate. La difesa a quattro è da incorniciare: la coppia centrale non poteva che essere quella del Sorrento, Guarro–Calabrese, decisiva ai fini della vittoria del campionato. Hanno eretto un bunker dinanzi ad una porta che, nel momento cruciale del campionato, si era ritrovata priva del portiere titolare, la cui defezione, però, ha dato spazio ad un under di radiose prospettive. Ben sei i gol per Guarro, e per un difensore centrale è un bottino niente male. A destra c’è Landolfi, un anno fa tra i punti fermi dell’Ebolitana leader del campionato, peccato che non sia stato disponibile per tutta la parte finale della stagione che vede l’Agropoli coltivare ancora il sogno di conquistare la D. A sinistra brilla un altro pezzo da novanta, quel Gallo sceso di categoria per sposare il progetto Valdiano, lui che due anni fa aveva vinto il campionato a Nocera. C’è davvero tutto in questa difesa.

Non che il centrocampo sia da meno, dove tra l’altro si segna come se si parlasse già di linea offensiva. Viene da chiedersi cosa c’entri un Alleruzzo con l’Eccellenza, i suoi 14 gol hanno condotto la Virtus Avellino ad un passo dai play off. Anche Colarusso segna quanto un goleader, la sua duttilità l’ha reso imprescindibile per l’Audax Cervinara, stesso discorso per Vaccaro del Nola, che dire, due elementi ai quali sia Iuliano che Liquidato non avrebbero mai rinunciato a cuor leggero. Una mediana di spessore nella quale la versatilità si sposa alla perfezione con il vizio del gol, uno spettacolo solo ad immaginarla.

L’attacco è il reparto sempre più atteso, qui la selezione è stata fatta con un criterio preciso e specifico: non dare punti di riferimento. Sicuramente avrebbe potuto trovare spazio Befi dell’Audax Cervinara, capocannoniere del girone con 20 gol, o Fragiello della Palmese, il suo vice, invece, regna l’estro, l’imprevedibilità, la classe e l’esplosività dei vari Gargiulo, Scielzo e Zerillo. Il primo ha assunto i galloni del leader a Sorrento, la fascia di capitano non gli ha messo soggezione e, dopo un anno di serie D, è ritornato nella sua terra vincendo il campionato, una favola bellissima. Anche Scielzo lo scorso anno militava in quarta serie, a dicembre ha accettato l’offerta del Nola, dopo la parentesi ad Afragola, vivendo forse il suo anno migliore andando abbondantemente in doppia cifra e sciorinando tutte le sue immense qualità. La “Lince” Zerillo è uno che ha già fatto la differenza in categoria superiore, lo scorso anno aveva traghettato l’Audax Cervinara a giocarsi i play off nazionali. In questa stagione i caudini si sono fermati alla fase regionale ma ciò non può mai mettere in secondo piano lo spessore del talento sannita, un lusso per l’Eccellenza.