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Proseguiamo nella nostra carrellata sugli opinionisti delle emittenti private. Dopo Mimmo Pesce eccoci al nerazzurro Giorgio Ravaioli voluto dal direttore Fabio Ravezzani come primo opinionista non propriamente calcistico. Questa tradizione va avanti e porta un po’ di originalità e spensieratezza ai molte volte infuocati climi calcistici. Giorgio era di tifo cagliaritano poi trasformatosi in nerazzurro.
Il calcio come lo hai scoperto? “Per me il calcio è stato subito passione intensa, il mio idolo assoluto era Gigi Riva, tifavo il Cagliari come tanti bambini della mia generazione. Finita l’epoca di Riva sono rientrato nei ranghi familiari- mio padre storceva il naso-e verso i 14 anni, gradualmente, mi è rinata una nuova e definitiva passione per i colori nerazzurri. Grazie ad Evaristo Beccalossi ho ritrovato anche la dimensione piu’ ingenua e felice di tifare per ” l’idolo”.
Quando hai scoperto poteva entrare professionalmente nella tua vita questo sport “Il calcio è solo un gioioso e variopinto passatempo. Oggi nella mia professione la visibilità che mi ha dato è pero’ molto importante. In molti casi consente di accorciare le distanze nei rapporti con i soggetti con i quali a diverso titolo mi relaziono nell’attività di Agente di Assicurazione”.
Cosa pensi di questo mercato. “Un mercato molto divertente, diverso diametralmente dall’atmosfera angusta e penitente degli ultimi anni quando, ad eccezione della Juventus, si è assistito ad un numero minore di movimenti tra l’altro meno rilevanti economicamente e per lo piu’ condensati nelle ultime giornate. Diverso anche da quello scoppiettante a cavallo dei primi anni 2000 quando l’attenzione era rivolta alle sole operazioni in ambito domestico. Oggi si guarda all’Europa nel suo complesso e non solo alle follie dei top club”.
Il mercato nerazzurro ti ha deluso sino ad ora? “Rispetto alle premesse certamente si. Si attendevano nomi di prima fascia a livello internazionale sono arrivati altri profili ed altri sono in predicato di vestire il nerazzurro su cui occorre avere fiducia ma che appartengono alla categoria dei buoni/ottimi calciatori a cui viene generalmente aggiunto l’aggettivo utile. Il tutto per definire il mercato “intelligente”. Ma ad oggi la richiesta che giunge dagli aficionados interisti è per 1/2 elementi in grado di far fare il salto di qualita’ alla squadra”.
Sei un opinionista di TeleLombardia come è iniziata questa avventura. “Telelombardia mi volle iil direttore Fabio Ravezzani che dopo poco tempo dall’inizio della nostra amicizia mi propose di diventare il primo quidam de populo in un mondo quelle delle tv locali lombarde che arruolava come opinionisti solo addetti ai lavori o per singole ospitate personaggi dello spettacolo. Se qualcuno oggi è ammirato dalle gesta di diversi uomini della strada divenuti beniamini dei telespettatori di TOP CALCIO 24 , beh il merito un po’ è anche mio oltre che, soprattutto, dell’amico Fabio.
Var, cosa pensi della tecnologia nel calcio. “Penso che il principio di mettere la tecnologia al servizio della regolarità delle partire sia sacrosanto. Quando la Var corrisponderà a questa esigenza di trasparenza “ lo scopriremo solo vivendo”. Credo che ci saranno complicazioni ed intoppi in una prima fase poi i meccanismi evolveranno per il meglio. Occorrerà comunque tempo e collaborazione da parte di tutte le parti in causa”.
L’Inter è cinese così come “straniere” sono Roma Milan e Bologna come giudichi questo fenomeno. “Il calcio oggi è una vetrina che si affaccia sul mondo. E’ normale che chi dispone di capitali ed ambizione lo scelga come veicolo per imporre il proprio marchio all’attenzione di un pubblico tanto vasto. Si tratta, quello delle proprietà estere, di un fenomeno recente e quindi da parte di molti ci si interroga sulla stabilità futura del legame tra investitori e società di calcio. Nel caso che piu’ mi sta a cuore Suning mi pare abbia apprestato il proprio rapporto con questa nuova esperienza su basi consistenti e non pare si possa parlare imprenditori inclini ad avventure o ad esperimenti giocate sulla pelle delle proprie risorse economiche nonché su quella dei tanti appassionati interisti distribuiti ormai a livello planetario”.
sentito oggi il suo commento su Sommer, a prescindere se è da inter o no ma quello che di voi ha evidenziato che quest’anno cominciamo con un centrale avanti con gli anni e con una operazione di pubalgia appena conclusa e con la panoramica di tante partite con squadroni Ieri appunto si è visto che questa lacuna evidenziava un grosso buco nella difesa cominciamo con Vatinha che gli scappa via e meno male che Sommer ha rimediato, poi nell’azione del primo gol si vede evidente Acerbi stare al fianco del genoano che sul rimbalzo della traversa lo uccella e solo allora Bisseck in modo disperato lascia il suo avversario per cercare un rimedio Lo stesso cartellino giallo datoa a Acerbi per tentivo di fermare l’avversario con le mani e durante tutta la partita non ne ha beccata una di testa Ecco forse a questo non previsto problema l’Inter deve porre immediatamente riparo altrimeti i cavoli amari ci saranno ancora e diversi e daremo magari le colpe a tizio o caio. Come condivido l’idea di non presenatre Lautaro o che <<inxaghi non abbia avuto il coraggio di levarlo dal campo prima di mettere un terzo attaccante che è l'opposto della filosofia di Inzaghi Comunque la sento sempre volentieri Saluti Naccini Sergio tifoso ….neanche lo dico ma pensi che hola maglia di ….Nesti….