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Servizio di Stefano Sica @riproduzione riservata
Due punti persi con troppa leggerezza o uno guadagnato persino con un pizzico di fortuna. E’ insormontabile il dilemma che affliggerà a lungo la Frattese, capace di disporre con un dispotismo assoluto dei destini dell’Afragolese per almeno un tempo, per poi cadere nella sindrome del braccino corto e farsi rimontare un doppio vantaggio conseguito con autorità e grande bellezza (2-2). Alla fine i nerostellati avrebbero potuto pure capitolare, col forcing rossoblù che si faceva sempre più asfissiante e la prepotenza incalzante del tandem Del Sorbo-Incoronato assistito dalle invenzioni di un indemoniato Scielzo. Non è stata la partita di Tommaso Manzo, impalpabile e sempre fuori dal gioco. L’Afragolese si è retta nella prima parte sul dinamismo di Pianese e sulla generosità di Del Sorbo, ma decisivo è stato soprattutto Scielzo il cui ingresso al posto del fantasista ex Sibilla ha spaccato in due il derby ed elevato marcia e ritmo degli ospiti. Nella Frattese, tutti hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, sfiorando nel primo tempo anche il tris che probabilmente avrebbe chiuso i giochi. Meno brillante e più attendista la ripresa, quando la qualità dei singoli di Pasquale Borrelli ha messo la freccia consentendo di chiudere la sfida con un pari che in definitiva è l’esito più onesto e anche il più sperato a Fratta alla vigilia.
SCELTE TATTICHE – Il tecnico della Frattese, Andrea Ciaramella, mette da parte il 4-3-3 e punta tutto sul 4-2-3-1 con Ammendola vertice alto alle spalle di Spilabotte. Allegretta e il 2000 Petito agiscono ai lati mentre la cerniera di centrocampo è composta da Claudio Costanzo e dal ’98 Castaldo. Il ’99 Milvatti prende posto in retroguardia al fianco di Petrarca (Terracciano va in panca perché ancora acciaccato), Gervasio Costanzo si posiziona a destra e Capaldo a sinistra davanti al numero uno D’Auria. Dall’altro lato, Borrelli non rinuncia al 4-3-3 con Olivieri in cabina di regia e Del Sorbo a potenziare l’attacco tra Manzo a sinistra e Pianese a destra.
ESORDIO RIMANDATO PER PASSARIELLO, ILLIANO OUT – E’ rimasto in panchina l’ultimo innesto dell‘Afragolese, il centrocampista classe ’97 Salvatore Passariello, così come il golden boy classe 2000 Antonio Illiano, esterno d’attacco ex Lazio e Pro Vercelli arrivato ad agosto dall’Udinese. Fatale per il giocatore puteolano, già cercato da diversi club di Eccellenza campana e di D nell’ultima finestra di mercato, l’eccessivo affollamento di over di prestigio nella batteria. L’Afragolese sa tuttavia di avere un tesoretto aggiunto che merita un maggiore utilizzo e che sicuramente risulterà utile nel corso del campionato, a completamento di un reparto offensivo di grandissima qualità.
FRATTESE SPRINT – Si parte e i nerostellati mettono subito alle corde i rossoblù: sugli sviluppi di un corner, Petrarca silenzia Fiorillo e insacca di testa ma l’arbitro, il leccese Tomasi, annulla per una presunta spinta sul difensore ospite. Resta il dubbio così come la parità. Si intravede già una certa discrasia di ritmi tra le due squadre: la Frattese preme sull’acceleratore e accerchia i rossoblù, incapaci di uscire con tranquillità e di portare palla con fluidità. Il lob di Pianese non inquadra la porta e, subito dopo, la Frattese passa. Ammendola si gira con destrezza in piena area e subisce uno sgambetto ingenuo da Olivieri: il penalty di Claudio Costanzo è chirurgico (16′).
APATIA AFRAGOLESE – Ci si attende dall’Afragolese una reazione che invece non c’è. La furia nerostellata non fa prigionieri e Costanzo spara largo il proprio bolide. Faticano a manovrare i rossoblù e le trame che ne conseguono sono asettiche e prive di efficacia. L’Afragolese abusa infatti con una certa avidità dei lanci lunghi per le spizzate del solito Del Sorbo, costretto a fare sempre a sportellate con gli avversari e non sempre a prevalere. Anche l’apporto offensivo dei terzini, Ciano e Varriale, è latitante. Ne risente Manzo, già relegato in una posizione non a lui congeniale (Gervasio Costanzo non lo soffre mai), mentre il solo Pianese prova ad accendere la luce. Troppo brutta e priva di gioco, insomma, l’Afragolese per impensierire i rivali. E sugli sviluppi di una ripartenza fulminante, la Frattese potrebbe già comporre la seconda sinfonia di giornata: Spilabotte ruba palla ad Olivieri, parte come un razzo e verticalizza per Ammendola, apertura immediata a sinistra per Petito che spara alto da pochi passi. Il raddoppio arriva meritato (41′) nel buio totale della resistenza afragolese: Ammendola calcia un corner al bacio che Allegretta, appostato sul secondo palo, deve solo spingere di testa in rete. L’esterno marcianisano festeggia con una certa foga e, da ex, viene beccato dai suoi vecchi tifosi (almeno 200) stipati nella tribuna scoperta (nel settore di casa ce ne sono 300). E’ solo in chiusura di tempo che gli ospiti confezionano l’unica vera palla gol della prima frazione: il pallonetto beffardo di Pianese scavalca D’Auria ma a salvare sulla linea ci pensa Capaldo. Sarebbe stato un cocktail troppo amaro per i nerostellati, sempre padroni del campo e spavaldi come mai erano apparsi dall’inizio del campionato. Da incorniciare lo spirito di sacrificio in fase di non possesso di Costanzo così come di Ammendola e di Allegretta. Meno lucido Petito e commovente Spilabotte per la capacità di trascinare su di sè più di un avversario mostrando nel contempo uno smalto fisico devastante nell’accelerazione a campo aperto.
SCIELZO PER MANZO, ECCO LA SVOLTA – E’ la mossa che saggiamente Borrelli mette a segno per cambiare le sorti del match. Ed è l’intero reparto avanzato rossoblù a cambiare fisionomia recuperando fantasia e imprevedibilità. Certo, l’Afragolese continua a non essere esteticamente bella, ma ha almeno il merito di essere più pungente negli ultimi 20 metri. Cambia passo anche Ciano che inizia a proporsi con più convinzione a destra. E da un suo cross (2′) nasce il primo gol di Del Sorbo, che di testa manda il pallone nell’angolino alto alla sinistra di D’Auria. Lo stesso attaccante stabiese – in sospetto fuorigioco – scodella un bel servizio per Pianese che sul palo opposto fa la voce grossa su Capaldo ma conclude fuori a due metri dal numero uno di casa. La Frattese non è più quella del primo tempo. Un po’ perché l’Afragolese prova ad essere più ordinata e meno frenetica, un po’ perché la paura di non farcela comincia a prendere il sopravvento. Il gol rossoblù è arrivato troppo presto per indurre i nerostellati ad una resistenza più feroce. Scielzo si fa ipnotizzare due volte da D’Auria in perfetta solitudine (rasoterra e successivo colpo di testa sulla respinta) e un sinistro di Pianese su punizione sorvola la traversa, con la squadra di Ciaramella che si rassegna ormai a presidiare il fortino alternando momenti di calma e concentrazione ad altri di minor lucidità. Ma soprattutto sorprende la fiacchezza nerostellata sulle palle alte, che diventano quasi sempre preda di Del Sorbo in piena area.
BOTTA E RISPOSTA SUI CAMBI – Ogni traversone, insomma, è un pericolo pubblico per i padroni di casa e l’agonia aumenta quando, a 25 minuti dalla fine, Incoronato rileva Olivieri negli ospiti disegnando la squadra sul 4-2-4 e sul doppio attaccante fisico. Una mossa in risposta all’ingresso di Terracciano per Ammendola. Quello nerostellato è infatti un evidente input per l’Afragolese per tentare il tutto per tutto. Da un lato, si prova a fare muro, da un altro la reazione più logica non può che essere quella di aumentare l’arsenale offensivo. E’ un cambio che alla lunga premierà gli ospiti. Del Sorbo la mette dentro ancora di testa ma viene pizzicato in posizione irregolare. Lo stesso stacco da urlo della punta, pochi secondi dopo su cross di Scielzo, finisce di un soffio a lato a D’Auria battuto.
CASTALDO SFORTUNATO, DEL SORBO NON PERDONA – E la Frattese? Si vede solo dopo 35 minuti. Tanto, tantissimo. E il tutto nasce da una iniziativa personale di Castaldo la cui conclusione a giro mette i brividi a Mola (palla a lato). Il pari è ormai nell’aria e giunge 60 secondi dopo (36′): Del Sorbo (ancora lui, top player del pomeriggio dello Ianniello insieme a Scielzo e Pianese) si beve Petrarca che lo stende. Il centrale di Ciaramella viene ammonito e lo stesso Del Sorbo riporta i suoi in parità trasformando il rigore successivo (2-2). Mai fidarsi dei giganti che dormono e che iniziano a scalpitare senza sosta: passano altri tre minuti e Incoronato timbra la traversa piena con un’inzuccata poderosa su assistenza di Tarascio. Poi la stessa squadra di Borrelli capisce che è preferibile non rischiare e che un punticino è sempre meglio di niente, specie se dal Giraud arrivano buone notizie (il Savoia è in svantaggio con la Virtus Volla anche se in extremis ribalterà il risultato). Così la Frattese si guadagna l’onore delle armi con una botta di Somma (subentrato poco prima ad Allegretta) che finisce alle stelle e una successiva conclusione di Costanzo ben parata da Mola.
VERSO FORIO – Con la Sessana era piaciuta la ripresa tutto cuore e ardore dopo un primo tempo da incubo nel gioco e nella condizione mentale del gruppo. Con l’Afragolese è stata proprio la prima frazione a destare compiacimento e speranza. Ed è chiaro che quando la Frattese imparerà ad estendere cinismo e produzione di gioco per una porzione più lunga di gara, nessun obiettivo sarà precluso. A partire dalla prossima trasferta di Forio. Insomma, c’è tanto da lavorare e da migliorare. Ripartendo dal 4-2-3-1 che sembra la nuova svolta tecnica di Ciaramella e da un pari imposto ad un avversario, l’Afragolese, costruito con un budget di ben altra portata e impostato su obiettivi diametralmente opposti a quelli nerostellati.
ASD C. Frattese: D’Auria, G. Costanzo, Capaldo (12′ st Capitelli), C. Costanzo, Milvatti, Petrarca, Petito, Castaldo (38’ st Agrillo), Spilabotte, Ammendola (17’ st Terracciano), Allegretta (37’ st Somma). A disp.: Fusco, Iengo, Passeri. Allenatore: Andrea Ciaramella
Vis Afragolese 1944: Mola, Ciano, Varriale, Olivieri (22’ st Incoronato), Barbato, Fiorillo, Pianese (46’ st Ruscio), Tarascio, Del Sorbo, Manzo (1’ st Scielzo), Fammiano (12’ st Zanfardino). A disp.: D’Auria, Passariello, Illiano. Allenatore: Pasquale Borrelli
Arbitro: Tomasi di Lecce (Russiello di Castellammare di Stabia/Palomba di Torre del Greco).
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