Avellino, quando il gioco si fa duro…

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“L’ottimista è una persona che ordina una dozzina di ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla che troverà in una di loro”. Theodor Fontane non pensava di certo all’Avellino ma nella città irpina, non solo ultimamente, gli ottimisti hanno incrociato le lame contro i pessimisti.  Una ‘guerra’ mediatica a suon di post sui più noti social-network. La domanda nasce spontanea: il pessimista (essendo anch’egli tifoso) ha gli stessi diritti dell’ottimista? Chiarito che ognuno si esprime (fino a prova contraria) come meglio crede, assodato che di questo passo si retrocede, la colpa del deludente percorso nelle ultime undici gare a chi va attribuita? Al riguardo ci sarebbero almeno tre scuole di pensiero. La prima scaricherebbe tutte le colpe sull’allenatore che ha prontamente fatto sapere che non intende dimettersi. Novellino non era un Mago l’anno scorso e non è certo un brocco adesso. Andiamo avanti. A chi conviene dare la colpa al trainer di Montemarano? A tutti quelli che ‘tifano’ per la dirigenza. Poi ci sono i tifosi, tanti e si aggiungono sempre più numerosi in queste ultime giornate, che puntano il dito verso la società che male avrebbe operato nel mercato di riparazione e soprattutto non allestito una squadra all’altezza della piazza (in modo teorico visto che nelle ultime gare i paganti sono stati solo duecentocinquanta). La terza, consentitemi di sorridere anche se amaramente, vedrebbe salire sul banco degli imputati i tifosi. Esatto, i tifosi. Quale mai sarebbe la colpa dei sostenitori biancoverdi? Quella di macinare chilometri per poi assistere a spettacoli a dir poco penosi? Il risultato è sotto gli occhi di tutti: tifoseria spaccata, squadra senza stimoli e società che non gode più della fiducia (anche se solo in parte) del pubblico avellinese. In undici gare solo una vittoria e ben cinque sconfitte ed altrettanti pareggi. Media punti? Non ci vuole un computer per stabilire che di questo passo non si arriva alla salvezza. “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.