22 Ottobre 2024
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Avellino-Modena, la vittoria delle seconde linee

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Si può vincere raccogliendo più di quanto meritato sul campo e scivolare ingiustamente quando meno te lo aspetti. La B insegna questo ma tutto sommato è la storia di queste due prime apparizioni ufficiali dell’Avellino. Fortuna ed episodi, se avevano inciso negativamente a Salerno, hanno sorriso questo pomeriggio ai biancoverdi che, ad un certo punto della gara, sembravano non poter produrre ulteriori sforzi per far loro i tre punti. Ne ha fatto le spese il Modena che, fino al vantaggio griffato Jidayi, aveva creato le occasioni migliori per uscire vittorioso dal Partenio-Lombardi. I canarini si sono fatti apprezzare per la laboriosità del loro fraseggio e di un possesso palla che ha irretito spesso e volentieri gli irpini, apparsi da un lato tesi dopo il derby perso malamente a Salerno, da un altro in condizione non brillante magari per il caldo afoso che ne divorava freschezza e lucidità. Nei moduli quasi speculari di Tesser e Crespo (solito 4-3-1-2 per i biancoverdi, 4-3-3 per gli emiliani), sono stati soprattutto gli ospiti a far male sfruttando molto la catena di sinistra. Zona in cui il duo Rubin-Luppi ha potuto spadroneggiare costringendo costantemente Nitriansky all’affanno e all’inferiorità numerica. Molte le volte in cui il Modena ha cercato e trovato la profondità, con i Lupi mai capaci di sveltire la manovra e creare pericoli dalle parti di Manfredini. La scarsa vena in avanti del trio Gavazzi-Trotta-Tavano ha fatto il resto. In mediana Arini ha provato a volte la verticalizzazione e la giocata veloce ma D’Angelo e Zito hanno corso spesso a vuoto. Semmai il pomeriggio del Partenio-Lombardi ha sfornato alcuni piacevoli dati da tenere sotto osservazione. Il primo: la personalità di William Jidayi (nella foto), capace di entrare subito in partita e di timbrare il cartellino dei marcatori appena un quarto d’ora dopo il suo ingresso per Zito. La sfrontatezza e l’esplosività di Samuel Bastien, un belga che fra 15 giorni compierà appena 19 anni. Subentrato ad Arini, ha preso lui in mano le redini del gioco con un temperamento da veterano che ha stupito tutti ma non, a suo tempo, il Liverpool che ha provato fino all’ultimo a strapparlo al club di Walter Taccone. Quindi la freddezza di Mokulu, entrato per far respirare Tavano (fischiato al momento della sostituzione) ed autore del gol del raddoppio. Abile l’attaccante nato a Bruxelles nel dare fisicità al reparto offensivo e nel difendere con le unghie e con i denti il possesso palla, come è nelle sue caratteristiche. Dulcis in fundo, le parate decisive di Frattali. Il portiere romano oramai conferma anche in questa stagione di essere una certezza imprescindibile per i Lupi. Ecco, al netto della buona performance del duo difensivo Ligi-Biraschi (specialmente il secondo ha disputato la partita quasi perfetta), è stata soprattutto la vittoria delle seconde linee e, per naturale conseguenza, di Tesser. Merito evidentemente dell’intuito del trainer biancoverde l’aver saputo pescare i tasselli giusti da gettare nella mischia al momento giusto per sconvolgere l’inerzia della sfida. Il Modena, comunque, ha molto da mangiarsi le mani. Assai sbadato Luppi che, nel primo tempo, ha sprecato a pochi passi da Frattali per poi riscattarsi nella ripresa con una conclusione respinta da Ligi, prima dei due colpi da maestro di Frattali su fiondata di Rubin e tiro a giro di Granoche. Manfredini, a parte la facile presa su un colpo di testa scolastico di Trotta, non si è mai sporcato i guantoni. Solo per le statistiche la traversa di Stanco sullo 0-2. Per il Modena, quindi, una beffa che, come pure esternato da Manfredini in sala stampa, non deve scalfire ambizioni ed idee di una squadra molto intelligente tatticamente e già calata nei meccanismi di gioco imposti da Crespo. L’Avellino può e deve crescere, intanto nella sua coppia principe Trotta-Tavano, ancora troppo imballata. Ha la struttura tecnica per fare meglio e per vincere convincendo. E, se si considera che stiamo ancora in una fase di calcio pre-autunnale, ogni giudizio non può non essere rimandato a tempi più affidabili.

About Stefano Sica 913 Articoli
Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di Footballweb

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