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La compattezza contro la fragilità. L’esito è scontato. La Spal travolge l’Avellino 3-0. Biancoverdi mai in partita. Senza cuore, grinta e reazione. E’ bastato il ceffone di Antenucci per mettere la squadra di Toscano all’angolo. Una fragilità disarmante. E il passivo poteva essere, ancora una volta, peggiore. Frattali ha salvato i suoi in almeno due circostanze, parando anche un rigore ad Antenucci. Crecco imbarazzante, sostituito dopo nemmeno un’ora di gioco e con un gran mal di testa dopo le serpentine di Lazzari sulla destra, Asmah irruento e dannoso, Lasik in versione moviola, Verde impalpabile, Castaldo idem. Davvero difficile salvarne qualcuno in mezzo al campo. Bisogna resettare tutto. Domenica c’è il Frosinone. Toscano chissà.
COLPISCE ANTENUCCI- La gara non si accende mai nel primo tempo. Le squadre si studiano e preferiscono non affondare. Solo qualche sporadica iniziativa dei volenterosi: Belloni per l’Avellino e Lazzari per i padroni di casa. Ma di occasioni nemmeno a parlarne. Mezz’ora di niente, poi una scarica elettrica di Antenucci: rovesciata in area e risposta d’istinto di Frattali che salva i suoi con i piedi, in omaggio a Garella. E’ il preludio, però, al vantaggio dei padroni di casa: al 39′ Lazzari scappa sulla destra e mette al centro, Djimsiti pasticcia e serve un assist involontario ad Antenucci che non può sbagliare. Due giri di lancette e la Spal potrebbe raddoppiare: fuga di Mora e assist al bacio per Zigoni, ma il figlio d’arte grazia i suoi ex compagni e si fa borseggiare il pallone da Frattali in uscita. Zigoni jr potrebbe farsi perdonare al 45′, ma l’incornata, su cross dell’inesauribile Lazzari, termina alta. All’intervallo, Spal avanti 1-0.
LAZZARI SHOW- Toscano cambia subito: dentro Mokulu, fuori Verde, impalpabile. La sostanza non cambia perchè Lazzari ha il motorino nelle gambe e Crecco non riesce a tenerlo mai. Al 48′ ancora Lazzari si diverte a fare lo slalom tra le bandierine biancoverde e pesca Zigoni in area che in estirada manda incredibilmente fuori il pallone. Dopo meno di un’ora di gioco, Toscano richiama Crecco con i sintomi di un mal di testa da Lazzari, per inserire Asmah. La Spal, però, non rifiata. Anzi, Al 59 D’Angelo stende Mora ed è calcio di rigore. Sarebbe anche espulsione, ma l’arbitro Martinelli ammonisce. Dal dischetto, però Frattali ipnotizza Antenucci e tiene in vita l’Avellino. Quando cala Lazzari, la Spal rifiata e l’Avellino prova a spaventare i padroni di casa in vista di Halloween. La reazione è un tiro di Belloni, tanto bello, quanto lento. Una puntura di spillo che Meret blocca. Toscano mette il tridente pesante con Ardemagni al posto di Soumarè. Effetti? Zero. Anzi, a 6′ dalla fine Asmah perde Lazzari e le staffe. Fallaccio, secondo giallo e inevitabile rosso. La Spal capitalizza subito: bolide di Beghetto, traversa e tap-in riparatore di Antenucci. Raddoppio e tutti a casa? No, prima c’è la tripletta di Antenucci che in contropiede brucia ancora Frattali. La Spal vince sotto gli occhi di Capello. L’Avellino delude ancora. Davanti ai suoi tifosi saliti fino in Emilia.
Mariano Messinese
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