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Nove curve alla fine della corsa. Poi sarà tempo di verdetti. La Salernitana, seppur immeritatamente, sabato sera ha di nuovo abbandonato il prato dell’Arechi con un pugno di mosche tra le mani. Quella col Bari doveva essere la notte della definitiva resurrezione, della svolta. E, invece, è arrivato puntuale come il più classico degli orologi svizzeri l’ennesimo passo falso tra le mura amiche. Perchè da circa un mese la squadra di Leonardo Menichini sembra aver invertito il trend: fatica a far gioco e punti in casa, mentre lontano dalla Campania è imbattuta dal 13 febbraio (4-0 a Terni). Due pareggi contro Trapani e Perugia e la vittoria all’ultimo respiro ai danni del Cesena, questo il recente bilancio. Ma, tuttavia, i 31 punti sinora raggranellati ed il penultimo posto non lasciano dormire sonni tranquilli all’ambiente granata, sicchè diventa fondamentale trasformare l’Arechi in un’arena, un catino infuocato, un incubo per le compagini avversarie. La Salernitana si giocherà una fetta importante di stagione nell’impianto di via Allende ed occorrerà non fallire i prossimi appuntamenti. Troppo importanti, difatti, gli scontri diretti contro Latina, Vicenza, Livorno, Ascoli, Modena e Como. Tutte le squadre sopra elencate, eccezion fatta per l’Ascoli che sarà affrontato a domicilio, dovranno far capolino all’Arechi. Cinque partite in casa, dunque, e quattro in trasferta (Novara domenica prossima, Pro Vercelli e Cagliari all’ultima giornata, oltre al già citato Ascoli). Facendo percorso netto in casa (difficile, visto anche il rendimento avuto sinora, ma non impossibile) la Salernitana sarebbe ampiamente al sicuro (arriverebbe a quota 46 punti), dato che la quota salvezza è destinata a scendere ancor di più. In caso contrario, invece, sarà determinante far registrare almeno un altro exploit lontano da Salerno. L’Ascoli è in difficoltà, col Novara sarà durissima mentre contro la Pro Vercelli sarà un vero e proprio spareggio. Diverso il discorso riguardante il Cagliari: i sardi, infatti, salvo clamorosissime sorprese all’ultima giornata saranno già in serie A da tempo. Non regaleranno nulla, questo sia chiaro, ma è ovvio che dopo un’intera stagione trascorsa sulla corda, sapendo di dover vincere sempre e comunque, un calo di concentrazione può esserci. Ed è lì che la Salernitana dovrà approfittarne.
Gli scontri diretti non caratterizzeranno soltanto il finale di stagione dei granata, ma anche di altre squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. La Virtus Lanciano (ferma a 39 punti, deferita e col rischio concreto di una nuova penalizzazione), ad esempio, dovrà affrontare Latina e Livorno in trasferta. Ma non solo, poichè al Guido Biondi arriveranno Entella, Novara, Avellino e Ternana. Finita qui? No, perchè bisognerà far visita anche a Cagliari, Crotone e Pescara. Un calendario da incubo, insomma. La Pro Vercelli (37 punti), invece, oltre ai granata dovrà affrontare Modena, Avellino, Trapani, e Cagliari in casa, mentre Como, Ternana, Cesena e Perugia in trasferta. Anche per Latina (36 punti), Ascoli (36 punti), Modena (35 punti) e Vicenza (34 punti) sarà un finale intensissimo. A differenza della Salernitana, però, non tutte potranno beneficiare del fattore campo negli scontri diretti. Stesso dicasi per Livorno (terzultimo con 33 punti) e Como (ultimo a quota 27). I labronici, nel prossimo turno, si giocano una fetta importante di stagione proprio a Vicenza, in quello che si preannuncia un vero e proprio spareggio salvezza. La squadra del neo-tecnico Franco Colomba non riesce a timbrare il cartellino da ormai diverse settimane. Non segna, non vince, ed è in caduta libera. Una sconfitta potrebbe scrivere la parola fine, mentre un risultato utile potrebbe essere una pillola motivazionale. Difficile, se non compromessa, la classifica dei lariani. Anche qui il terzo mister stagionale è un ex granata – Stefano Cuoghi – ma la scalata sembra impossibile. Troppi i punti persi durante le precedenti gestioni tecniche e rimediare ora sembra effettivamente tardi. Come se non bastasse, poi, un calendario che definire di fuoco sarebbe un eufemismo: andranno a Pescara, Bari, Crotone, Avellino e Salerno, appunto, oltre a ricevere in casa Cagliari, Pro Vercelli, Ternana e Spezia. Dal Como sino alla Virtus Lanciano nessuno è al sicuro. Tutti pronti ad essere risucchiati nella vorticosa bagarre retrocessione. Gli scontri diretti, però, la faranno da padrone e diventeranno arbitri dello sprint salvezza. Averne 5 su 6 a disposizione tra le mura amiche, come nel caso della Salernitana, è una occasione più unica che rara per cambiare l’epilogo di una stagione maledetta. Guai a far diventare la sconfitta interna una costante. Potrebbe costare davvero caro.
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