22 Ottobre 2024
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Luca Luisi: “Digitalizzazione nel calcio? Può portare benefici alle società sportive”

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Luca Luisi è il responsabile del settore giovanile di una squadra del campionato di Eccellenza e ci intrattiene su vari tempi del mondo del pallone.Luca infatti, oltre al settore giovanile del Fenegrò, si occupa di temi economici legati al mondo del calcio sui quali ha scritto un libro dal titolo “Calcio & Business“. Ha creato anche una pagina social dove sviluppa varie tematiche sul management calcistico.

Nella foto Luca Luisi

Luca, sei nel mondo del calcio, parlari di qual è il tuo ruolo in questo momento

Buongiorno a tutti! Colgo l’occasione di ringraziarVi per la vostra gradita intervista. Dopo essermi laureato in Economia Aziendale con specialistica in Management dello Sport ed Eventi Sportivi presso l’Università Carlo Cattaneo “LIUC” di Castellanza . ho avuto l’importante opportunità, dopo svariati anni nel mondo del calcio come calciatore dilettante , di diventare Responsabile del Settore Giovanile del Fenegrò Calcio (Como). Sto vivendo un’ottima esperienza che mi sta aiutando nel mio percorso di continua formazione e che mi sta aiutando ad accumulare importante esperienza nel mondo, sempre più complesso, del calcio. Un ruolo che mi soddisfa molto poiché posso sfruttare tutte le mie conoscenze accademiche e che mi permette di stare tra i ragazzi, vedendoli crescere, sognare nel mondo sportivo-calcistico. 

Sappiamo che hai appena scritto un libro su calcio e business ce ne vuoi parlare?

Certamente, ho deciso di scrivere questo libro dal titolo “CALCIO&BUSINESS”  disponibile su Amazon, poiché ho voluto approfondire e divulgare le mie conoscenze sportivo-manageriale. Il libro CALCIO&BUSINESS pone l’attenzione su diverse tematiche legate al mondo sempre più complesso dell’industria del calcio. In questo libro si può conoscere nel dettaglio come organizzare una società sportiva, chi assumere e con quali competenze per ottenere successo rispetto alle concorrenti. Dopo la prima parte relativa alla gestione e all’organizzazione delle risorse umane e della struttura societaria , viene definito in dettaglio come definire le strategie di medio-lungo termine, come utilizzare la comunicazione e come controllare la concorrenza di un mondo cosi dinamico e turbolento. In conclusione analizziamo come si possono reperire maggiori risorse economiche e come la digitalizzazione può arrecare benefici alle società sportive. In chiusura si “lancia” una provocazione e si suggeriscono eventuali considerazioni / correzioni per migliorare l’attuale mondo calcistico dilettanstico. Sono soddisfatto di questo mio libro poiché racchiude il mio pensiero, la mia vision del mondo calcistico.  

Svolgi anche il ruolo di responsabile di un settore giovanile di cosa ti occupi nello specifico

 Come ho già anticipato, dal 1 luglio 2019, rivesto l’importante ruolo di Responsabile del settore giovanile del Fenegrò Calcio. Una società importante in provincia di Como. La nostra prima squadra milita, da diversi anni, in Eccellenza. Il ruolo di responsabile del settore giovanile è un ruolo di grande responsabilità, ma grazie allo staff che abbiamo definito la scorsa estate, abbiamo gettato le basi per toglierci delle soddisfazioni nei prossimi anni. Nello specifico con me lavora Claudio Carnevali, dottore in Scienze Motorie. Ho ritenuto fondamentale, fin da subito, il suo arrivo presso la nostra società poiché avendo io conoscenze manageriali necessitavo di una figura dotata di grandi conoscenze tecniche, motorie, sportive per rendere il team maggiormente completo in termini di idee, formazione accademica e di vision. Le competenze, la formazione per me rappresentano la base per avere successo in un’organizzazione sportiva per cui sono molto contento di come la società non ci faccia mancare nulla e ci supporti costantemente. Nello specifico io e il mio staff organizziamo all’inizio dell’anno un programma sportivo in cui sono coinvolti tutti gli allenatore del nostro settore giovanile. Il responsabile del settore giovanile rappresenta una figura di riferimento per calciatori, club e allenatore. Come si dice è il trait d’union del club!

Inoltre tu e alcuni colleghi avete creato piattaforme social di calcio e SportManagement parlaci di questo progetto

 Si, io insieme ad un collega universitario abbiamo fondato una pagina social dal nome “LAN SPORTMANAGEMENT “ che rappresenta un po’ un luogo d’incontro virtuale in cui avviene formazione, scambio di idee, opinioni relativamente alla gestione di un club calcistico. Questa pagina è nata con il desiderio di divulgare, approfondire diverse tematiche legate allo “SportManagement” come fattore critico di successo per una società calcistica. Quando parliamo di “SportManagement” parliamo di attività legate alla pianificazione strategica-organizzativa di una società sportiva. Queste tematiche sono ancora poco conosciute, trattate  in Italia, e soprattutto nell’industria calcio Italia. Il termine industria calcio è nato infatti in Inghilterra con il termine “Football Industry”, non a caso le società di calcio inglesi presentano già da diversi anni sistemi di gestione, organizzazione di chiaro stampo aziendale. 

Svolgi diversi ruoli ma quale sarebbe il tuo obiettivo dove vorresti “sfondare” ?

Faccio una premessa: sto studiando tanto, mi sto confrontando con professionisti molto più competenti di me, sia in Italia che all’estero per migliorare il mio attuale background di conoscenze. In futuro ho intenzione di prendere parte a diversi corsi presso la nostra federazione di riferimento: la FIGC e di svolgere alcuni master universitari legati al mondo sportivo/aziendale. Il mio sogno più grande sarebbe quello di vivere esperienze professionali sportive presso società professionistiche. Sono convinto che con grande passione, migliorando giorno dopo giorno le mie attuali conoscenze e con grande determinazione ogni obiettivo si possa raggiungere: questo l’ho imparato propio dal mondo del calcio!

Questa pandemia sta avendo brutte ripercussioni sulle tue attività?

 In questo momento, giustamente, la priorità deve essere la salute di tutta la collettività. Il calcio, in questo momento, passa in secondo piano. La Lombardia, come tutti ben sapete, è la regione d’Italia più colpita dal Coronavirus. Milano, Brescia e Bergamo stanno lottando in maniera eccezionale contro questo nemico invisibile! In questo momento i nostri medici, infermieri, operatori sanitari stanno disputando la partita più importante: sconfiggere questo nemico! Ovviamente il mondo del calcio si è fermato e la mia attività da Responsabile del settore giovanile è attualmente sospesa, ma sono convinto che con l’aiuto dei vari operatori sanitari, con la responsabilità di tutti noi, riusciremo presto a tornare a svolgere, in maniera serena, tutte le nostre attività sportive. Il coronavirus ci ha fatto capire chi e cosa conta realmente nella nostra quotidianità!

Caso Campionato tra le varie soluzioni elencate da Gravina quale sarebbe quella più in linea con le tue idee?

In questo momento è difficile ipotizzare una ripresa, a breve , dei campionati. Bisogna capire come sarà l’andamento epidemiologico del Covid-19 in tutta Italia. Con tutto il cuore spero che questa situazione  di disagio, di incertezza sanitaria possa risolversi molto velocemente. La priorità in questo momento è la salute della collettività! Mi auguro che il campionato possa riprendere solamente quando sarà tutelata in ogni modo il benessere di tutti cosi da goderci, di nuovo, tutti gli stadi pieni di gente a sostenere la propria squadra del cuore. Ho sentito il presidente Gravina parlare di una possibile ripresa verso metà maggio, personalmente reputo tutto ciò molto difficile visto l’attuale andamento epidemiologico in alcune zone d’Italia! Il calcio è sinonimo di passione, di gioia, di speranza spero che le squadre possano tornare presto in campo a far sognare milioni di fan in tutto il mondo! 

A me piace molto la soluzione play off e play out. Tu che ne pensi?

Sarebbe una novità importante per il finale del  campionato di Serie A, i play off e play out rappresentano una prassi comune nel campionato di Serie B. Sicuramente potrebbe essere interessante e avvincente vedere le squadre disputare tali partite poiché sarebbero molto combattute, ricche di emozioni per i calciatori e non solo ma anche per tutti i fan in giro per il mondo. Probabilmente se la FIGC darà il via libera per concludere i campionati penso vengano conclusi, comunque, con il metodo tradizionale e con la solita classica classifica. Colgo l’occasione di ringraziare il dottor Recchia per la sua gradita intervista, alla prossima! 



	
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Sono un bancario con la passione per il calcio ed il tennis. La mia squadra del cuore? Tifo Inter,
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