22 Ottobre 2024
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Juventus, settimo sigillo consecutivo

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isidoro niolaServizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata

E sono sette. A Modena contro il Carpi la Juventus suona la settima sinfonia conquistando la settima vittoria di fila e consolida il quarto posto in campionato a due lunghezze da Fiorentina e Napoli vittoriose rispettivamente su Chievo e Atalanta, in attesa del posticipo serale tra Inter e Lazio. Al Braglia di Modena finisce 3-2 per gli uomini di Allegri dopo essere andati sotto di un gol ad opera dell’ex Marco Borriello attorno al primo quarto d’ora di gara. Poi la veemente reazione che in nemmeno 180 secondi ha portato al pareggio di Mandzukic e alla mezz’ora al vantaggio per 2-1 sempre ad opera del centravanti croato, al suo sesto gol in campionato. Nella ripresa al decimo minuto Pogba segna il terzo gol juventino poi controllo della partita ma a cinque minuti dalla fine un autogol di Bonucci riapre l’incontro che poteva diventare una vera e propria beffa se a trenta secondi dal fischio finale Lollo non avesse tirato addosso a Buffon il pallone del 3-3. Abbiamo visto Allegri andare su tutte le furie per il calo di concentrazione dei suoi uomini, addirittura aver fatto un mezzo strip tease per la rabbia, spogliatosi del cappotto e della giacca! Ma tutto è bene quel che finisce bene. Juve dunque in piena corsa scudetto avendo concluso in questo fantastico 2015 una rincorsa cominciata proprio in terra emiliana, a Reggio Emilia, quando i bianconeri caddero sotto il colpo di Sansone del Sassuolo. Nemmeno i più ottimisti avrebbero pronosticato che a Natale la Juve potesse ancora difendere lo scudetto conquistato a maggio dopo la partenza ad handicap di inizio stagione. Allegri lo aveva detto e così è stato. È stata premiata la linea dell’allenatore che ha visto crescere a vista d’occhio Dybala e Mandzukic, oramai la coppia d’attacco intoccabile. Anche al Braglia il tecnico livornese ha optato per il collaudatissimo 3-5-2 con la BBC davanti a Buffon. Centrocampo con Pogba, Marchisio, Khedira con Cuadrado ed Evra esterni. In avanti Dybala-Mandzukic. Parte bene la Juve che al quinto si rende pericolosa con Dybala ma il suo sinistro termina di poco alto. Ma attorno al primo quarto d’ora il Carpi passa in vantaggio: Cofie serve Borriello che entra in area, si beve Bonucci e trafigge Buffon sul suo palo con un destro angolato. Passano soli tre giri di lancette che la Juve pareggia: Cuadrado dalla destra serve in area Khedira, tiro del tedesco ma Belec respinge, interviene Mandzukic che in palleggio aereo in semirovesciata trafigge l’estremo difensore emiliano. La Juventus passa in vantaggio alla mezz’ora: Chiellini fa viaggiare sulla sinistra Evra che approfitta di una scivolata di Letizia, cross al centro col contagiri per Mandzukic che incorna in rete. La ripresa si apre con delle novità nella formazione juventina. Rugani sostituisce l’acciaccato Barzagli e dopo alcuni minuti la Juve serve il tris: grande lancio di Marchisio (ottima la sua prova da regista) per Pogba, il francese s’invola verso l’area, supera Belec con un tocco delizioso e palla in rete. La Juve potrebbe servire il poker ma l’arbitro Giacomelli annulla giustamente per off-side il gol di Rugani servito dalla destra da Cuadrado dagli sviluppi di un corner. Allegri sostituisce Dybala con Morata e Cuadrado con Lichtsteiner ma in pieno recupero un pallone innocuo in area viene deviato da Bonucci in rete. Partita riaperta. Il Carpi così si riversa in massa in area juventina e a trenta secondi dalla fine sfiora il colpaccio con Lollo che tutto solo, servito in area da Mbakogu, tira tra le braccia di Buffon. Si chiude così con la vittoria sul Carpi un 2015 fantastico per i colori bianconeri. Scudetto numero 33, decima Coppa Italia, finale di Champions col Barcellona e conquista della settima Supercoppa italiana. Adesso il 2016 sportivo juventino si aprirà il 6 gennaio quando allo Stadium sarà di scena il fanalino di coda Hellas Verona. Continua la rimonta per la Juve. Continua il sogno di vincere il quinto scudetto consecutivo.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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