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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata
Il calcio ce l’ha nel sangue, si può dire che Francesco Pio Esposito sia cresciuto a pane e pallone. Per anni si è messo in mostra nella scuola calcio, Cantera Portici, adesso ha fatto il grande salto approdando alla Paganese, una realtà campana molto attenta ai talenti locali. Francesco è un 2005, un giovanissimo, ma mantenendo umiltà, serenità e abnegazione, può davvero sognare in grande. Per il momento, è giusto che viva questa nuova e stimolante esperienza senza troppe pressioni anche se con la volontà di mostrare tutto il proprio potenziale. Preferisce giocare al centro del campo, una zona in cui, con i piedi educati che si ritrova, distribuisce la palla dove meglio crede facendo sfoggio di calma, lucidità e visione di gioco.
È abituato a prendere in mano le redini della squadra, ad imbeccare gli attaccanti, gli esterni, gli inserimenti di qualche mediano e non disdegna colpi ad effetto giustiziando i portieri avversari. Per quanto la stoffa non gli manchi, è normale che alla sua età si debba ancora migliorare, perciò adesso sta a lui tenere a bada ogni prematuro slancio e mettersi al servizio del nuovo allenatore. Per lui si apre un mondo nuovo, la Paganese è una realtà che da tantissimi anni milita nel professionismo e dove il calcio è sentito molto da una tifoseria calorosa e appassionata. La trafila nella scuola calcio è servita a Francesco per entrare nei radar di un club dal grande blasone, ora deve dare il massimo per ripagare coloro che hanno creduto in lui.
L’importante, meglio ripeterlo una volta in più e non una in meno, è non avere mai troppi grilli per la testa e non sentirsi già arrivati, ma Francesco, anche grazie all’affetto di chi gli vuole bene, è consapevole di dover tenere sempre accesa la lampada dell’umiltà, come un faro sul proprio cammino. Ed è proprio come un faro che Francesco prova ad illuminare il gioco nel cuore del campo, in quella zona in cui il pallone scotta tantissimo, ma lui sa gestirlo con una qualità che balza subito all’occhio. Proprio quella che ha indotto la Paganese a puntare su di lui. Sogna, ragazzo, sogna…
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