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Servizio di Vincenzo Chianese @riproduzione riservata
Ho pensato tanto se raccontarvi o meno questa storia, ho ponderato la scelta con una delicatezza ed un rispetto che si deve a qualcosa o qualcuno di talmente puro da non meritare di essere intaccato in modo alcuno. I miei dubbi nascevano dalla difficoltà di descrivervi una persona come Roberto Donadoni da Cisano Bergamasco! Una persona a 360 gradi , un uomo con la U maiuscola. Mi tolgo immediatamente dall’imbarazzo usando una litote, cioè premettendovi quello che Roberto non era e forse non è: Roberto non è un personaggio che fa dello spettacolo e della dietrologia spicciola la sua peculiarità! Roberto non è né vintage ne rivoluzionario, né conservatore nè avanguardista. Insomma Roberto, se lo vedi in una vetrina del centro, ti giri a guardare le macchine che passano ! A bilanciare tutto ciò c’è un aspetto imponente, una stazza importante e un qualcosa di fine..una sottile arguzia che prevarica la realtà, una intelligenza scevra da legami estetici e priva di banalità ..una percezione questa tipica dei sogni ! Roberto non è né la reincarnazione di Rocco, né quella del “mago” non è Jose né Guardiola ! Ma Roberto è un esempio da seguire. Chiedetelo voi a Jose di allenare un gruppo di calciatori non retribuiti da una società praticamente fallita i cui vertici passano più tempo in tribunale che a casa…chiedetelo voi a Guardiola di prendersi sulle spalle una nazionale disastrata fatta di figurine e di gente più appassionata a Twitter che alla tattica! Tutto questo Roberto lo ha sempre difeso con orgoglio, quello stesso orgoglio che in un pomeriggio parmigiano regalò ad una intera città battendo coloro che di lì a poco avrebbero sfiorato il “triplete”…eh sì! Proprio la Juve ! La stessa arcigna macchina diabolica che Roberto è riuscito a mandar fuori giri dopo 18, dico 18 battute senza tirare mai il fiato ! Al triplice fischio Roberto quella panchina complicata l’ha fissata eccome …inconsciamente sa che tra Qlc anno o magari mese potrebbe toccare a lui ! Qualsiasi cosa accadrà lui quella etichetta di uomo d’altri tempi non la mollerà mai ed in fondo è giusto così !certi insegnamenti meritano di essere tramandati restando sempre se stessi e chissà forse tra molti anni ,tra i banchi di Coverciano, quando si parlerà di litote , si penserà a Roberto Donadoni da Cisano Bergamasco..una figura non esile ma tutt’altro che retorica !
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