16 Giugno 2025
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Avellino – Frosinone pagelle: Soumarè e Djimisti i migliori, per il resto è notte fonda

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È bastato un discusso calcio di rigore realizzato dal bomber Ciofani, al Frosinone per infliggere la seconda sconfitta stagionale interna ad un confusionario Avellino, che avrebbe anche meritato un pari visto la il palo colpito da Mokulu nel finale a portiere battuto. Anche contro i ciociari di mister Marino è andato in scena l’ennesimo atto della tragicommedia che sta mettendo a dura prova la pazienza della tifoseria irpina. È pur vero che il calcio di rigore concesso agli ospiti è stato un vero regalo del giudice di linea, ma la prestazione dei lupi è stata pessima in tutti i sensi, poiché mai la squadra di Toscano è riuscita ad imbastire la pur minima occasione pericolosa soprattutto nei primi quarantacinque minuti. Che senso ha lanciare la palla in avanti sperando che una spizzicata di Castaldo possa spalancare la via della porta ai esterni d’attacco puntualmente fermati dalla rocciosa difesa avversaria? È il numero industriale di palloni alti messi in area puntualmente spazzati da Pryyma e Ariaudo con un solo attaccante ,Castaldo schierato dal primo minuto? È mai possibile che dopo quattro mesi dall’inizio del ritiro la squadra non ha un minimo di organizzazione tattica capace di impensierire l’avversario di turno nonostante la presenza in rosa di attaccanti del calibro di Ardemagni,Castaldo e Mokulu? E il modulo madre di su cui è stato costruito l’Avellino 2016/17 qual è ? I movimenti degli attaccanti ,la ricerca della profondità dei centrali di centrocampo dove sono ? E’ mai possibile che solo Verde e Soumarè nonostante i loro limiti hanno la personalità di proporsi per cercare di imbastire qualcosa di buono ? Certamente gli infortuni hanno influito non poco sul lavoro del mister avellinese ma il tempo delle chiacchiere e degli esperimenti è finito. In conclusione ci poniamo un semplice quesito che giriamo indirettamente alla dirigenza di piazza Libertà:è più conveniente economicamente a non e mettere alla porta un allenatore sfiduciato da società e tifosi o perdere una categoria ,la cui solo partecipazione assicura milioni d’euro sicuri alle casse societarie?

PAGELLE:
Radunovic 6– Si rende protagonista di una buona parata in avvio di gara
Gonzalez 5,5 –Sempre in affanno soprattutto sulle sfuriate di un ottimo Soddimo troppo più veloce rispetto a lui.
Djimsiti 6.5 – Tenere un fior d’attaccante come Ciofani non è cosa da poco
Perrotta 6 – Riesce sempre a manterere la posizione nonostante la presenza di un peperino come Dionisi che cerca sempre allargare le maglie della difesa avellinese.
Crecco 5 .5– Sulla sua fascia si sviluppa la maggior parte delle azioni offensive dei ciociari con Brighenti e Paganin
D’Angelo 5.5 – Generoso come sempre ma soffre molto il pressing ospite con Sammarco che lo porta a sbagliare spesso i passaggi anche più semplici
Paghera 5.5 – Questo calciatore è un vero rebus. Alterna grandi cose in fase di non possesso con veri disastri ,vedi una miriade di passaggi sbagliati,in fase di impostazione
Lasik 5 – Gori non gli ne fa vedere una. Il pressing e la disposizione tattica dei gialloblu con le linee molte vicine l’annullano completamente

(1′ st Mokulu 6 – Colpisce un palo nell’unica occasione buona, con lui in campo i lupi sono almeno più pericolosi).
Soumarè 6.5 – Anche oggi tra i migliori in campo .Ha glia attributi di proporsi al portatore di palla nonostante la sua giovane ètà ,ha il grande pregio di tenere a bada uno degli esterni Paganin ,più interessanti della categoria. Non dimentichiamo che è sempre un’attaccante adattato ad un altro ruolo ,e come tutti gli attaccanti del mondo è facile che combina guai in difesa
(30′ st Camara sv)
Castaldo 5.5 – Schierarlo così è un controsenso. Le spizzicate che gli chiede il mister andavano bene quando a fianco a lui giocavano Trotta o Comi che seguivano i movimenti di Gigi ad occhi chiusi. Paga non poco la confusione del modulo di gioco che ancora non s’è capito qual’è
(8′ st Ardemagni 6 – Ci mette impegno ed ha forse la migliore occasione per pareggiare i conti.)
Verde 6 – Nonostante il ruolo di “terzino”mette spesso in difficoltà la retroguardia ospite quando si mette tra le due linee avversarie.