13 Settembre 2024
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San Giorgio troppo forte per una Boys abulica. Il film della gara

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Si attendevano ben altro esito gli oltre mille tifosi della Boys Caivanese accorsi al Papa di Cardito per la madre di tutte le partite col San Giorgio. Tribuna piena come un uovo e 100 tifosi granata stipati nel settore ospite. E’ finita come in pochi avrebbero immaginato alla vigilia. Non tanto per la forza dei granata di Sarnataro, quanto per la performance choc dei gialloverdi, penalizzati più da una tensione letale che dall’ambizione di gestire il match facendo leva sul fattore campo e sui due risultati su tre a disposizione. Si è iniziati dalla festa prepartita per finire alla contestazione di una cinquantina di ultras caivanesi nei confronti della squadra. Una lunga parabola che, se ha rovinato da un lato una giornata di passione, da un altro non può gettare ombre su un campionato straordinario. Anche questo, impreventibabile ad agosto. Peccato anche per qualche scaramuccia sugli spalti che ha generato parecchi attimi di tensione nell’attesa che le due squadre scendessero in campo: molti i tifosi dell’Herculaneum mischiati agli amici caivanesi in nome di un gemellaggio solido e rafforzato anche in questa occasione. Ma un solo nemico comune: i fan del San Giorgio. Cori di sfottò e qualche fumogeno gettato all’impazzata, poi tutto è tornato alla normalità anche per il pronto intervento dei carabinieri.

In campo, gialloverdi e granata adottano uno schieramento quasi speculare. Ciro Amorosetti, in casa Boys, sceglie un 4-4-2 nel quale, però, l’esterno destro Cafaro va ad allinearsi in fase offensiva a Spilabotte ed Emmausso, consentendo a Cariello di agire da costruttore di gioco. Più chiaro il 4-3-3 di Savio Sarnataro, con Corace ed Esposito esterni (spesso si scambieranno le posizioni nel corso della gara) e Balzano punta centrale. Capita spesso, però, che Puccinelli, da mezz’ala sinistra, vada a dar man forte al pacchetto arretrato in fase difensiva. Tuttavia, già dalle prime battute si capisce che gli ospiti hanno un altro passo. Sono più sciolti e mantengono un maggior possesso palla. La Boys, invece, è stranamente impaurita, soffre le attese e fa fatica a sciogliersi dal torpore. Anche l’applicazione della tattica del fuorigioco non sarà sempre eccellente: lo si capisce quando una verticalizzazione di Esposito taglia a fette il muro gialloverde consentendo a Balzano di presentarsi in solitudine davanti a Ciccarelli, ma il diagonale va incredibilmente a lato. Poco prima il golden boy classe ’97 Emmausso (pare che il Pescara sia ad un passo dall’aggiudicarselo) aveva sfiorato il palo con una saetta da fuori area. L’unico squillo di una partita che ha visto anche lui in difficoltà nel grigiore generale di un gruppo in cui non si è salvato praticamente nessuno, a parte capitan Cafaro. Il San Giorgio continua a macinare gioco e lo fa con un’autorità che sorprende la Boys, pasticciona persino quando prende gol. E succede nel momento in cui un traversone di Corace dalla destra viene respinto maldestramente da Castaldo sul proprio compagno Caiazza: Balzano approfitta di cotanta beneficenza ed infila Ciccarelli da pochi passi (21′). La Caivanese, in realtà, era già sparita da un po’ dal campo: i gialloverdi sono troppo sterili in fase offensiva, falliscono sistematicamente l’ultimo passaggio e il trio in mediana Cariello-De Stefano-Scarparo propone un’interdizione pessima, arrivando sempre in ritardo nei contrasti. Vitagliano, tra i migliori in campo dei granata, sfodera una punizione sulla quale Sansone si inserisce alla perfezione: inzuccata a lato. Al 43′ il bis: a Del Prete, terzino a sinistra della Boys, non riesce l’anticipo su Sansone, che sfonda e la mette velocemente in mezzo dove la difesa di Amorosetti combina l’ennesima gaffe. Respinta corta di Ciccarelli (tenativo disperato su Puccinelli) e tocco beffardo di Esposito che diventa mortale per il numero uno gialloverde, anche se la Caivanese era rimasta momentaneamente in 10 per consentire a Scarparo (poi uscirà per D’Abronzo) di ricorrere alle cure dei sanitari. Risultato che non fa una grinza per quello che si vede in campo, ma che diventa ancora più pesante per i padroni di casa: al 45′ una sontuosa intuizione di Vitagliano libera il corridoio per Puccinelli, con la difesa di Amorosetti che fallisce nuovamente l’esecuzione dell’off-side. Per il numero 11 granata è un gioco da ragazzi fare tris. Il 3-0 chiude il primo tempo e lo sconcerto in tribuna, tra gli appassionati gialloverdi, è palese.

Nella ripresa, la Boys prova almeno a tirare fuori l’orgoglio: D’Abronzo con un bel tiro chiama alla parata Capece, in vacanza fino a quel momento. Quindi Cafaro confeziona col mancino un traversone morbido che Del Prete raccoglie di piatto, mandando il pallone a lato sul primo palo. E’ quello l’attimo in cui Amorosetti tenta il tutto per tutto: fuori De Stefano, dentro Incoronato, e attacco a quattro stelle. Ma il San Giorgio non perdona e cala il poker praticamente alla prima sortita della ripresa (62′): Corace scappa via a destra e il suo traversone è una pepita d’oro per Balzano che di testa appoggia in rete sul secondo palo. A quel punto, i tifosi gialloverdi non ci stanno: parte qualche coro ostile verso i giocatori e vengono lanciati in campo diversi vessilli in segno di protesta. Il colpo di testa di De Fenza fa il solletico a Capece mentre, sull’altro fronte, Balzano manca due volte la chance di portarsi il pallone a casa: il bomber ex Vico prima spedisce a lato una conclusione su assist del neo entrato Matrecano, poi si divora un gol fatto chiudendo male un diagonale su imbeccata di Puccinelli. Il sigillo di Cafaro al 90′ (fiondata all’incrocio dei pali per l’1-4 finale) non spegne la contestazione dei tifosi caivanesi.

A fine contesa, infatti, ci saranno dei momenti un po’ concitati: la maggior parte dei tifosi presenti rende omaggio con un lungo applauso al team gialloverde, arrivato sin sotto la tribuna per ricevere l’ultimo saluto. Una cinquantina di ultras, invece, rifiuta l’abbraccio finale. Ne nasce un lungo confronto, prima con Ciccarelli, poi col duo De Stefano-Spilabotte che sarà l’ultimo ad abbandonare il campo. A tutti viene rimproverato scarso impegno, recriminazioni che vengono esternate successivamente anche tramite la pagina ufficiale Facebook del club. Peccato per quest’epilogo. Mentre, in casa granata, scatta la festa. Foto tra giocatori ed entourage, abbracci e baci che non finiscono mai. E immancabile la presenza di una memoria storica della società, il presidente onorario Giacomo Di Sarno, professore con la passione del Napoli, che segue puntualmente anche in Europa. Giusto così: ha meritato la più forte, quella che ha saputo gestire nervi e tensioni. Appuntamento domenica prossima al Paudice, dove sbarcherà la Sicula Leonzio che ha estromesso l’Acireale nei play-off regionali. Ritorno a Lentini il 22. Il sogno serie D è appena iniziato.

 

About Stefano Sica 913 Articoli
Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di Footballweb

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