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Il blitz del suo San Giorgio a Cardito è stata anche un po’ la vittoria delle sue alchimie tattiche. E della capacità di tenere il gruppo unito senza pressioni ed aspettative. Per il tecnico granata, Savio Sarnataro, il momento è magico e va cavalcato, come confidato ai microfoni di FootballWeb. Ma sempre senza inutili tensioni derivanti da chissà quali obblighi.
L’ANALISI – “Lo dico senza alcuna presunzione: eravamo venuti a Cardito per divertirci. Per noi l’impresa era stata già fatta arrivando a questo spareggio. Ai ragazzi avevo detto di godersi questa partita e di giocare al calcio senza l’obbligo necessario di vincere. Alla fine, se ci sono le qualità dei singoli, queste vengono fuori. La Boys l’ho vista troppo contratta, noi l’abbiamo affrontata con allegria e spensieratezza. E questo ha fatto la differenza”.
INTUIZIONI TATTICHE – “Il nostro modulo è il 4-3-3. Giocando loro col 4-4-2, facevo abbassare Puccinelli per avere la superiorità numerica. Quando si alzava, doveva mettersi tra le linee alle spalle dei loro due centrocampisti. Noi proprio tra le linee dovevamo giocare, sia in fase offensiva sia difensiva. Puccinelli ha eseguito benissimo questo doppio compito. Inversione Esposito-Corace? Esposito era chiamato a darci la copertura tra le linee che volevo, quando Puccinelli si abbassava fecendo sì che in pratica ci piazzassimo sul 5-3-2. Corace, invece, doveva restare più vicino a Balzano. A seconda di dove soffrivamo di più, e di dove invece potevamo trovare più spazi, mettevo Corace o Esposito su quella determinata corsia”.
VERSO LA SICULA LEONZIO – “La nostra forza è stata sempre quella di pensare partita dopo partita. Adesso ci godiamo questo momento, poi studierò l’avversario. Ma affonteremo anche questa gara come una festa. Il calcio è gioia e divertimento, solo con la spensieratezza potremo mettere in campo grosse prestazioni. Tensioni ed attese fanno solo dei brutti scherzi”.
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