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Una partenza così, a Salerno manca dalla notte dei tempi. Nemmeno la Salernitana che è nella storia, quella del 1997/98. Quella dei record guidata dal profeta Delio Rossi, ebbe una partenza così sprint. Analizzandoli e guardandoli, i numeri, ci confermano i pensieri fatti in apertura … che una partenza cosí sparata della Salernitana non la si ricordava da tempo in serie B: nove punti (tre successi e una sconfitta) nelle prime quattro giornate di campionato, una sola lunghezza di distacco dalle battistrada Benevento ed Entella, seconda vittoria di fila in trasferta (dove ha espugnato, dopo quello tradizionalmente ostico di Cosenza,ed il Provinciale di Trapani, mai espugnato in precedenza) e porta ancora imbattuta dopo 180′ e passa disputati lontano dall’Arechi. Ed é cio che conta per la classifica, per il morale e per una nuova iniezione di entusiasmo del popolo granata.
Quello che, peró, i numeri non ci dicono é che la prestazione della squadra di Ventura a Trapani é stata piuttosto passiva contro un avversario volenteroso ma modesto, che per un’ora abbondante (ancora piú che a Cosenza) Micai ha dovuto mettere piú di qualche toppa per non capitolare, che il primo tiro nello specchio della porta dei granata é stato il rigore (decisivo) trasformato da Kiyine, che Giannetti e Djuric sono stati non pervenuti sotto rete, che il centrocampo a 5 non é stato molto propositivo e che la sorte e qualche decisione arbitrale stasera non ci hanno voltato le spalle. Ci I goda allora la preziosa vittoria, l’esaltante posizione in graduatoria generale, l’immediato riscatto dopo il ko interno col Benevento, in attesa di una crescita nel gioco corale, dell’inserimento graduale degli innesti ancora inutilizzati e di un’altra prova di maturità da superare con il Chievo nel turno infrasettimanale di mercoledí sera.
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Bravo Raf