Views: 1
Tutti si aspettavano la seconda gioia di stagione, ed invece hanno dovuto accogliere il sesto pareggio di stagione. E chissà se Adamonis giunto da Malta poche ore prima del mathc, dopo l’impegno con la under 21 lituana, non avesse parato il rigore Rosetti…chissà cosa sarebbe successo. Sembra che la Salernitana abbia abbracciato la politica dei piccoli passi, che alla lunga possono fare male, tanto male. La Salernitana resta impantanata nei suoi limiti ed in una classifica che rispecchia ambizioni e valore della squadra. All’Arechi contro l’Ascoli è stato solo 0-0, ma a recriminare sono i marchigiani per le clamorose opportunità sprecate. L’analisi di Alberto Bollini non può essere soddisfatta: “Sapevamo che non era una partita semplice perché l’ultimo gol l’Ascoli lo ha subito tre gare fa, è una squadra brava a non concedere spazi. Abbiamo avuto un buon approccio e buon senso del gioco, attaccando forte sulla corsia di sinistra siamo stati pericolosi con i cross. Abbiamo provato a giocare sugli errori dell’Ascoli con passaggi filtranti. I gol li abbiamo anche fatti però in fuorigioco. A livello tattico non è stata una gara semplice perché loro ripartono con velocità, anche dal nostro corner e questo non va bene. Ce la siamo giocata, volevamo vincere però nel secondo tempo quando abbiamo avuto le occasioni è mancato l’ultimo passaggio. La squadra ha profuso tante energie, oggi avevamo tante assenze e soprattutto nello stesso reparto: non potevamo perdere equilibrio difensivo lanciandoci avanti. Adamonis ha giocato un’ottima partita, oltre al rigore ha dato grande sicurezza e personalità – commentando sull’ottima prestazione del lituano – È un patrimonio importante da valorizzare. Oggi molti hanno fatto una grande partita, abbiamo provato a esprimere i concetti studiati. Dovevamo fare qualcosa di più cercando l’errore dell’avversario, l’Ascoli ha guadagnato due calci di punizione importanti e dovevamo farlo anche noi”. Sui cambi: “Cicerelli non è stata la mossa della disperazione, cerco di ottimizzare le energie. Vedo i ragazzi in allenamento, così come con Kiyine oggi ho schierato Cicerelli. Si è comportato bene in settimana e lo ha fatto bene anche in campo. Odjer è in crescita fisica e la sua partita l’ha fatta, nel secondo tempo ho inserito Ricci che è un regista quindi non direi che avevamo un centrocampo di legna. Derby? Non c’è solo la volontà di fare bene, ma anche la passione. Aspetto notizie dallo staff sanitario, vedo gli allenamenti e poi valuto”. Dall’altra sponda l’ex secondo di Sannino, ai taccuini esterna tutta la sua delusione per il pareggio ad occhiali uscito dalla contesa. Un punto che sta davvero stretto all’Ascoli di Fulvio Fiorin. I marchigiani sono andati davvero vicino al colpaccio all’Arechi, ma solo un super Adamonis ha stoppato i marchigiani: “Abbiamo più da recriminare: ai punti abbiamo vinto noi – l’amara considerazione di Fiorin – Continuiamo la nostra striscia positiva, oggi ho visto una prestazione importante che conferma la bontà degli ultimi risultati: lo 0-0 di questa sera è ancora più importante del pareggio con il Palermo. Merito anche a Lanni che in alcune situazioni ha fatto bene, però abbiamo giocato meglio noi. Abbiamo coperto bene gli spazi e ci siamo mossi bene con il pressing alto, poi abbiamo sviluppato bene il nostro gioco. Nostra fase di possesso molto importante, abbiamo visto belle cose. Sapevamo che la Salernitana avrebbe giocato così, con il 3-4-1-2. Sapevamo che sarebbe stata una battaglia a centrocampo. Loro spingono spesso a sinistra, tutto si è dimostrato come previsto. Abbiamo fatto qualche errore in finalizzazione, diverse palle gol create e non realizzate. Il mio ritorno all’Arechi? Sono tornato dove mi sono trovato bene e ho lasciato anche amici”.
Lascia un commento