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Risorge la Paganese, che al Torre batte 2-1 la Virtus Francavilla con un’inzuccata in pieno recupero di Thomas Alberti (93′) sugli sviluppi di un corner di Scarpa, e accorcia a -6 sul Bisceglie, sconfitto in casa dal Rieti (decisivo ancora una volta Cernigoi, il giustiziere dei nerostellati due settimane fa). Nel primo tempo era stato Cesaretti ad impattare l’iniziale vantaggio griffato da Partipilo. I play-out, dopo la prima e tanto agognata vittoria casalinga di questo campionato, sono ora più vicini. Anche se per il trainer azzurrostellato, Alessandro Erra, non c’è tanto da cullarsi sugli allori. “Già prima del loro vantaggio avevamo fatto bene, non eravamo partiti male – le sue parole -. Ma al primo episodio ci gira sempre male. In questo momento, mettendo insieme la serenità degli avversari e la nostra preoccupazione, poteva essere difficile rimontare una partita del genere. Eravamo vicini al baratro, ma i ragazzi hanno dimostrato, coi fatti e non con le parole, di avere ancora qualcosa da dire. Ho visto l’atteggiamento di una squadra che voleva giocarsela alla pari con un avversario che ha tanti punti in più di noi. L’abbiamo vinta con le unghie e coi denti. Un plauso ad Alberti che si è fatto trovare pronto e in allenamento mi dà sempre grande disponibilità”.
VITTORIA DEL CARATTERE – “La squadra ha giocato anche con grande lucidità, mostrando alcune cose buone. Già prima del pari, Nordi ci aveva negato il gol. Poi nel secondo tempo ci ha traditi un falso rimbalzo davanti alla loro linea di porta dopo l’iniziativa di Tazza. Siamo stati dentro la partita anche nei momenti difficili e alla fine ci siamo allungati alla ricerca del risultato. Ma sullo 0-1, a livello mentale è stata durissima. Caratterialmente siamo stati bravi, e sotto il profilo della prestazione ci abbiamo messo dei contenuti tecnici discreti. Alla fine siamo stati meritatamente premiati. Anche Fornito, che non giocava da un po’, ci ha assicurato 60 minuti di buon livello. Poi mi sono giocato la carta Scarpa, il quale mi poteva garantire un cambio di passo. Mi auguro che questa prestazione ci dia la consapevolezza di volerci essere fino in fondo. Certo, non siamo la squadra che può creare 7-8 occasioni da gol. Ne abbiamo avute 3-4 ed è in quei momenti che dobbiamo cercare di essere decisivi, mantenendo sempre la lucidità giusta. Lo stesso Cesaretti è stato in dubbio fino a pochi minuti prima della partita, e dopo 10 minuti del secondo tempo ha avuto un risentimento al polpaccio. Tutti hanno dato la risposta temperamentale giusta”.
ORGANIZZAZIONE TATTICA IN MIGLIORAMENTO – “Vero, ma il conforto definitivo te lo dà sempre quella convinzione in grado di farti capire che la strada è giusta. Io sto qui da un mese e ai ragazzi posso solo “rimproverare” il secondo tempo col Rieti, quando ci siamo spenti, non capendo che la partita si era incanalata in una situazione particolare e non bisognava sbilanciarsi. Oggi ho allargato le mie mezzali (Fornito e Gaeta, ndr) per giocarmi la superiorità numerica tra i miei attaccanti e i loro tre difensori. Sapevo che avrebbero potuto soffrire questo tipo di situazioni”.
PLAY-OUT VICINI – “I ragazzi si meritano tanto perché capisco che dall’inizio stanno vivendo un’annata molto dura. Perdere spesso ti fa demoralizzare a livello psicologico. Ora è giusto che gioiscano e passino una buona Pasqua. Ma non è una rondine che fa Primavera. Non possiamo accontentarci di nulla e dobbiamo ricordarci che mancano ancora due partite nelle quali siamo chiamati a raccogliere punti”.
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