Views: 1

Servizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata.
Tutto facile per la Juve che con un rotondo 3-0 liquida allo Stadium il Pescara consolidando il primato in classifica con 33 punti. Undicesima vittoria su tredici partite, dodici punti in più rispetto allo scorso campionato e difesa meno battuta del torneo. Questi i numeri della Juventus edizione 2016/17 che non sarà un capolavoro di estetica ma è sicuramente efficace nel segno del motto “vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta”. Dopo la pausa per le partite delle Nazionali ed in vista dell’importantissima trasferta di Champions di martedì prossimo a Siviglia, Allegri ha rimescolato le carte scegliendo una formazione con un ampio turn over. Nel suo 3-5-2 hanno giocato Rugani, Bonucci ed Evra davanti a Neto. Centrocampo con Lichtsteiner, Hernanes, Khedira, Asamoah ed Alex Sandro. In attacco Higuain e Mandzukic. Il Pescara invece optava per un 4-3-2-1 con Caprari schierato unica punta con il sostegno di Memushaj. In difesa l’highlander Campagnaro che, con Cristante, guardavano a vista il Pipita e Mandzukic. Eppure, già alla metà della prima frazione di gioco, i campioni d’Italia dovevano ricorrere alla prima sostituzione per un improvviso malanno intestinale che colpiva Lichtsteiner, sostituito da Cuadrado. Era la Juve che faceva la partita, con gli ospiti che solo in una occasione si affacciavano dalle parti di Neto ad opera di Caprari, stoppato all’ultimo momento da Rugani al momento del tiro verso la porta del portiere brasiliano vice di Buffon. Per la Juve ci provavano Higuain di testa, lesto a girare un bel traversone di Alex Sandro, e Hernanes con un bel tiro dalla distanza. Al 36′ del primo tempo arrivava il vantaggio juventino: scambio Mandzukic-Khedira in area ed il tedesco di esterno destro beffava Bizzarri. Nella ripresa il Pescara scompare praticamente dal terreno di gioco e così la Juve può tranquillamente disporre dell’avversario. Sfiora il raddoppio Higuain che, con un destro a giro su errato disimpegno di Cristante scheggia il palo alla sinistra di Bizzarri, ma al 63′ i campioni d’Italia non perdonano quando Mandzukic, servito di testa da Khedira, di piatto destro infila l’estremo difensore pescarese. Il tris lo cala Hernanes sei minuti più tardi quando un suo destro dal limite si infila a fil di palo alla sinistra di Bizzarri, liberando la gioia del Profeta che esultava con la sua classica e coreografica capriola. Allegri a questo punto del match rilevava Khedira con Sturaro e a dieci minuti dalla fine faceva esordire Moyse Kean, 16 anni, enfant prodige delle giovanili bianconere al posto di Mandzukic. E così al fischio finale dell’arbitro Michael Fabbri, i bianconeri andavano sotto la curva per festeggiare l’undicesima vittoria in campionato. Testa adesso al Siviglia martedì prossimo per il delicato incontro di Champions al Sanchez Pizjuan dove i bianconeri si giocheranno il primato nel girone della massima competizione continentale.
Lascia un commento