13 Settembre 2024
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Juventus, cannibali in bianco e nero

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isidoro niolaServizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata

La Juventus non fa sconti a nessuno e con il classico risultato di 2-0 batte allo Stadium il Carpi proseguendo la marcia verso i record. Fresca di conquista del quinto scudetto consecutivo, con i giocatori ancora con la testa ai festeggiamenti, la Juve non si ferma nemmeno nella festa dedicata ai lavoratori e con le cosiddette seconde linee (che poi tanto seconde non sono), sbrigando il compitino, regola il Carpi, sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere. A decidere il match due uomini della ricca panchina di Allegri, Hernanes e Zaza, a dimostrazione del potenziale di uomini e mezzi dei bianconeri, giunti a quota 88 punti in campionato e proiettati a superare la Juve di Capello stagione 2005/06 che di punti ne aveva totalizzati 91. Venticinquesima vittoria su ventisei partite, Buffon imbattuto in casa dalla partita contro la Fiorentina del dicembre 2015 ad opera di Ilicic su calcio di rigore, ventiseiesimo risultato utile consecutivo. Questi i numeri della Juve 2015/16 che, ancora una volta, ha fatto un campionato a parte sbaragliando la concorrenza. Allegri contro il Carpi ha mescolato le carte, soprattutto in mediana, lasciando spazio alle seconde linee. Davanti a Buffon hanno giocato Bonucci, Rugani ed Evra. A centrocampo Pogba, Hernanes, Asamoah con Cuadrado ed Alex Sandro esterni. In avanti Mandzukic e Morata. Il Carpi di Castori ha optato per un 3-5-1-1 ma a conti fatti il progetto tattico di contenimento ha retto fino alla fine del primo tempo quando la Juve ha sbloccato il risultato con Hernanes. Nella prima frazione di gara la Juve si rendeva pericolosa prima con Pogba, lanciato splendidamente da Bonucci con un lancio di 60 metri, ma il destro del francese veniva neutralizzato dal portiere sloveno Belec. Ci provava Morata di testa ma il pallone finiva a lato di un soffio mentre il Carpi rispondeva con Verdi ma Buffon di piede sventava la minaccia. I bianconeri passavano al minuto 42: Asamoah sulla destra serviva Hernanes, il Profeta ai venti metri lasciava partire un destro carico di effetto che soprendeva Belec e si insaccava alla sua sinìstra. La ripresa si apriva con la novità Zaza al posto di Morata ed era proprio l’attaccante di Policoro a mettere il punto esclamativo alla partita: dalla destra Lichtsteiner (subentrato a Cuadrado) crossava in area, si arrampicava sul pallone l’attaccante che di testa beffava Belec. Quinto gol in campionato dell’attaccante, a secco dal 13 febbraio dalla partita con il Napoli. La partita praticamente finiva qui. Il tempo di annotare l’ingresso di Sturaro al posto di Asamoah e alcune giocate di Pogba che deliziavano il pubblico dello Stadium che Irrati fischiava la fine delle ostilità. Prossimo appuntamento domenica prossima al Bentegodi di Verona quando i neo campioni d’Italia affronteranno il già retrocesso Hellas. Caccia all’ennesimo record.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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