Il Bosio parlante: Napoli, hai riaperto tu la corsa al terzo posto

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Servizio di Luca Bosio@riproduzione riservata

Una sconfitta immeritata. Il Napoli esce battuto dall’Olimpico di Roma contro i giallorossi di Luciano Spalletti. Uno a zero, a fine partita. Francesco Totti, subentrato al posto di uno spento El Shaarawy, a dieci minuti dalla fine, illumina una delle poche azioni d’attacco della Roma nel secondo tempo. Dai suoi piedi parte il lancio che innesca una serie di fraseggi in area di rigore del Napoli, fino a liberare Radja Nainggolan al limite dello spazio presidiato da Pepe Reina. Il piatto destro del centrocampista belga è preciso e letale. E purtroppo non c’è più tempo per rimediare. La Roma si porta a soli due punti dal secondo posto, mentre la Juventus festeggia in poltrona il suo quinto scudetto consecutivo. Il Napoli, nel frattempo, non può far altro che imparare dai suoi errori. Come nella maledetta trasferta di Torino, persa a un minuto dalla fine grazie a un gol di Zaza, gli azzurri credono di poter controllare la gara e di tornare a casa con un pareggio. Purtroppo, anche questa volta, hanno fatto male i conti. E soprattutto hanno dimostrato di non conoscere i loro stessi mezzi: non sono fatti per il giro palla in stile Juve. Devono attaccare gli spazi e cercare di andare in porta. Contro questa Roma, tutt’altro che impermeabile in fase difensiva e sfortunata dopo le uscite per infortunio di Manolas e Florenzi, si poteva e doveva fare di più. Nel primo tempo, sono i capitolini a fare la partita. Sfidano il Napoli sul suo stesso terreno: aggressività e pressing. Le vere occasioni da rete, però, capitano sui piedi di Callejòn e Higuaìn. Il primo è fermato per un millimetrico fuorigioco al termine di una classica azione azzurra che coinvolge tutti i tre attaccanti, con Mertens che rientra verso il centro e segue l’inserimento senza palla dell’esterno spagnolo. Il Pipita, dopo aver fatto la cosa più difficile, ossia un controllo di palla in corsa e circondato da due difensori avversari, si divora la rete del vantaggio a tu per tu con Szczęsny. Nella ripresa, le linee partenopee di centrocampo e attacco si alzano. Jorginho prende il controllo della mediana. Sembra l’inizio della svolta. Invece, il Napoli non è cattivo quando attacca. Gli uomini chiave, invece di accendersi, si spengono alla distanza. Il capitano Hamsik, su tutti, sbaglia qualche decisione di troppo in fase di appoggio e si divora pure un’altra nitida occasione per portare in vantaggio i suoi. Mertens, confermato titolare al posto di Insigne, disputa una buon gara, ma senza trovare il guizzo decisivo. Ottima invece la prova del pacchetto arretrato, con Albiol e Koulibaly sugli scudi. Il gigante nero annulla Salah e chiunque si presenti dalle sue parti. La Roma riesce a concludere una sola volta verso la porta. Purtroppo è andata come sappiamo. Ora, a una manciata di partite dalla fine del campionato, la parola d’ordine è compattezza. Tutti devono restare uniti e conquistare un meritato secondo posto. Per il primo, c’è ancora tanto da lavorare. Sul campo e negli uffici della società.