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Juve in fuga. Roma, occhio al Napoli: ora è più vicino.
Ormai anche questa stagione è quasi giunta al termine. E’ sicuramente la maggior parte di persone concorderà col dire che, dopo questa giornata, l’unica cosa che la rende entusiasmante è lo scontro per il secondo posto. Sì, proprio quello fra Roma e Napoli. La squadra giallorossa della capitale è, infatti, l’unica ad affrontare in casa la sorpresa della stagione: l’Atalanta di Gasperini. La squadra bergamasca ha così sorpreso tuti da non smettere più. E’ Kurtic a portare in vantaggio i suoi nella tana della lupa, nonostante fra gli undici titolari non compaia il Papu Gomez per squalifica. Tuttavia, la Roma non è disposta a lasciare che i ragazzi di Gasperini tornino a casa con i 3 punti. Così solo nella ripresa arriva il pareggio del solito, ormai insostituibile in questa Roma, Edin Dzeko. Spalletti le prova tutte per provare a vincerla, ma l’Atalanta riesce anche con un po’ di fortuna a strappare un punto prezioso all’Olimpico. Tutto a favore della Juventus che, malgrado i primi 25 minuti positivi del Pescara, si serve di Higuaìn e di una sua doppietta per avvicinarsi ancora di più allo scudetto. Poco da dire. La squadra di Allegri sta combattendo su tre fronti, cercando di avvicinarsi quanto più possibile all’ipotesi triplete, l’ultimo risalente a quello del 2010 dell’Inter di Mourinho. Ad approfittarne è il Napoli di Sarri. Dopo un primo tempo solido dell’udinese che costringe il Napoli a spaventare poche volte la retroguardia friulana, la partita si sblocca nella ripresa. Basta un gol di Mertens ad aprire le danze a quello che sarebbe stato il tris. Infatti, alla festa partecipano prima Allan, che non esulta contro la sua ex, e, poi, Callejon che sigla il definitivo 3-0. I partenopei si portano, così, nuovamente, a -2 punti dalla Roma di Spalletti. Le sfide difficili sono, soprattutto, quella di Milano con l’Inter per il Napoli e quella in casa con la Juventus per la Roma, oltre al ritorno del derby della capitale contro la Lazio. Così, c’è poco da dire. Il Napoli può sorridere perché ha ancora la possibilità di agguantare il secondo posto per il secondo anno in Champions senza passare dall’insidiosa porta dei preliminari (sarebbe la prima volta nella storia). Spalletti ora è costretto a guardarsi le spalle. Quanto ad Allegri, possiamo semplicemente affermare che da questa giornata ha un problema in meno in quanto la pratica scudetto è ormai quasi del tuto archiviata.
La corsa all’Europa si ferma: è stop per tutte.

Sono più sfortunate, o fortunate, dipende dai punti di vista, le squadre in corsa per un posto in Europa. L’unica certezza è che ognuna di queste ha fermato la sua corsa allungando solo di un punto. La partita della svolta doveva essere il derby. Soprattutto in quel di Milano dove il Milan e l’Inter erano pronte, e lo sono ancora ora, a contendersi un posto per l’Europa. Sembrava spianata la strada per l’Inter quando alla fine del primo tempo, il derby era sul punteggio di 2-0. Ci ha pensato, infatti, De Sciglio a regalare il vantaggio a Candreva. Così la partita si era messa in discesa per i nerazzurri, che avevano trovato il raddoppio con Icardi. Ma chi di 2-2 ferisce, di 2-2 perisce: si sa. Nel secondo tempo, infatti, nonostante una partita non proprio perfetta dei ragazzi di Montella negli ultimi minuti succede di tutto. Prima il gol di Romagnoli su assist di Suso che accorcia le distanze. Ma il regalo di Pasqua a Mr. Li, nuovo presidente del Milan dopo il closing, è offerto da Zapata. E’ il minuto 97 e da un calcio d’angolo, la testa di Locatelli offre al difensore colombiano l’opportunità del pareggio. Zapata non sbaglia e regala il pareggio in zona cesarini a Montella e tifosi. Sorride il Milan, almeno per come si era messa la gara. Un po’ meno Pioli che perde, invece, l’occasione di scappare e lasciarsi alle spalle la sua cugina odiata. Tuttavia, come si evince dal titolo, a pareggiare non sono solo Inter e Milan. Abbiamo prima accennato all’Atalanta, che arricchisce la sua stagione con un punto guadagnato all’Olimpico contro la Roma. La Lazio, invece, deve fare i conti con il Genoa dopo il ritorno in panchina di Ivan Juric. Mandorlini è già un capitolo chiuso. I grifoni passano anche in vantaggio con Simeone, a secco da 9 giornate. E’ Biglia a rispondere per la Lazio e colpisce allo scadere del 45′ su calcio di rigore dopo la parata di Lamanna. La ripresa è equilibrata. Quando la partita sembra destinata al pari, ecco il gol di Goran Pandev. Un gol di liberazione per l’attaccante macedone assente al gol da un anno. Un 2-1 che ha sapore di vittoria. E’ un sapore, però, illusorio poiché Luis Alberto porta il punteggio in parità con un tiro dalla distanza che trafigge nuovamente il portiere della squadra rossoblù. Peccato solo che Pandev non possa godersi al massimo il ritorno al gol. Il perché è semplice: è proprio l’attaccante macedone che nel finale ha l’occasione di procurare i 3 punti alla propria squadra. L’occasione, però, viene sprecata. Il punteggio è di 2-2. Così si fermano tutte. Ad ormai pochissime giornate dal termine l’Europa resta un bel punto interrogativo. Anche qui fra tutti i litiganti a goderne è solo Sarri che si allontana così ancor di più. Con la vittoria contro l’Udinese, i partenopei, infatti, sono a +9 dalla squadra di Inzaghi.
Quando l’impresa sembrava possibile..la rinascita dell’Empoli.

Quando tuto sembrava possibile, ecco la vittoria a sorpresa o no dell’Empoli contro una Fiorentina che sembra ormai poter perdere punti anche con l’ultima in classifica. Certo è che i ragazzi di Martusciello hanno capito che per salvarsi bisogna almeno ottenere un punto o più. Anche perché il Crotone di Nicola la scorsa gara ha confermato di non arrendersi battendo un’Inter alquanto superficiale. Tuttavia, gli animi sono stati subito smorzati dalla vittoria in extremis della squadra biancoblu all’Artemio Franchi. Con un calcio di rigore, sia chiaro, forse anche regalato e trasformato, poi, dall’ex di turno Pasqual. Quanto al Crotone, invece, la squadra calabrese non ha comunque nulla da rimproverarsi. Infatti, è stata capace, vuoi con fortuna, vuoi con bravura e cuore, a fermare in casa il Torino del gallo Belotti. Era stato, infatti, proprio lo stesso Belotti a portare in vantaggio i suoi su calcio di rigore. Ma, poi, i granata si sono fatti raggiungere da Simy, attaccante del Crotone che ha sfruttato l’ennesima indecisione in uscita di Hart. Un pareggio tutto sommato buono per Nicola, ma non in virtù della vittoria dell’Empoli. Ora la salvezza si fa più dura. L’unica certezza è che comunque il Crotone ci proverà fino alla fine mettendo il cuore in ogni gara da qui alla fine. Quanto a Pescara e Palermo: la squadra di Zeman esce sconfitta dalla sfida casalinga contro la capolista; il Palermo, con il nuovo allenatore (5° della stagione) Diego Bortoluzzi, ottiene in casa solo un pari contro un Bologna bravo solo nelle ripartenze. Certo è che il Palermo si è divorato più di un gol vittoria, soprattutto nel finale con Sallai. Poco cambia, però, sul fondo della classifica. Si può dire che è solo il Crotone a sperare e lottare per un’impresa che avrebbe del clamoroso. Per ora festeggia ‘Empoli, ma chi sa che la nostra amata Serie A non possa regalarci ancora nuove emozioni..
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