9 Ottobre 2024
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Festa Sorrento. La gioia di chi ci ha sempre creDuto

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata


La prima cosa che viene in mente è questa: così è stato ancora più bello. Tutta Sorrento aspettava di festeggiare due settimane fa nella gara del “Campo Italia” contro l’Agropoli. Bastava una vittoria per dare già inizio ai festeggiamenti, poteva bastare anche un pari per presentarsi a Serino per due risultati su tre e lasciare ai cilentani i play off. Invece, dopo la netta sconfitta casalinga subita per mano proprio del team allenato da Olivieri, si pensava che la mente fosse andata in tilt, che per un altro anno si dovesse ingoiare il solito boccone amaro. Più della maggioranza degli addetti ai lavori era pronta a scommettere su un Sorrento scarico soprattutto dal punto di vista mentale nella gara contro la Virtus Avellino, sotto sotto ad Agropoli già ci si preparava per festeggiare la promozione diretta. Non c’è stata mai partita al “Guariglia” contro il Valdiano, mai sceso in campo, intanto il Sorrento non brillava al “San Michele” e, da un momento all’altro, si poteva addirittura capitolare quando il guizzo di Falanga, a ripresa inoltrata, ha cambiato il corso degli eventi permettendo ai rossoneri di andarsi a giocare lo spareggio. Grande orgoglio per quella nutrita pattuglia di tifosi giunti in terra irpina dalla costiera, per decretare la vincitrice del campionato, sarebbe stato necessario lo spareggio.

L’Agropoli aveva già battuto il Sorrento due volte e sempre con due gol di scarto, sorte già segnata per i costieri? Intanto bisognava andarsela a giocare al “Partenio-Lombardi” di Avellino, sede scelta per una vera e propria finalissima, da dentro o fuori. Spettacolare la cornice di pubblico in Tribuna Montevergine, dove erano assiepati i sostenitori del Sorrento, giunti in massa per incitare la squadra, con un amore smisurato, immenso e incommensurabile. In queste ultime tre settimane, sono stati i sorrentini a fare la differenza: hanno prima riempito il “Campo Italia” in ogni ordine di posto alla penultima di campionato contro l’Agropoli, hanno esaurito tutti i biglietti per il “San Michele” di Serino per poi dimostrare anche al “Partenio-Lombardi” di essere di ben altra categoria. Che non significa semplicemente di categoria superiore, come se la serie D andasse bene, il pubblico sorrentino merita almeno il professionismo e lo si è capito in modo particolare in queste ultime settimane. Vincere così, in simbiosi con la propria gente, è stato ancora più bello, come ai vecchi tempi, in città si sono vissute scene che ormai parevano sbiadite, legate ad un passato glorioso ma ormai superato. La sofferenza in campo ha nobilitato ulteriormente l’impresa, aver dilapidato otto punti di vantaggio ma essere riusciti a difendere il primato nello spareggio, ha reso tutto ancora più bello da raccontare a coloro che in futuro chiederanno di conoscere la storia di questa maglia.

Nei primi minuti di gara, si vedeva un Agropoli padrone del campo e un Sorrento di contenimento. Si pensava che lo stesso leit motiv si sarebbe dipanato anche nella seconda frazione che, invece, presentava i rossoneri molto più propositivi rispetto ai cilentani. Ci si stava avviando verso i supplementari quando, a due minuti dalla fine, veniva assegnato un rigore sacrosanto al Sorrento. Dal dischetto, Guarro si faceva ipnotizzare da Spicuzza ma sulla ribattuta di Cifani, il tocco di Di Deo portava in vantaggio il Sorrento, anche meritatamente. Thrilling il finale, con un clamoroso salvataggio sulla linea, l’espulsione di Sogliuzzo, un recupero che non finiva mai, si è sofferto a più non posso ma per i sorrentini vincere così è stato ancora più bello. È la vittoria di chi non ha mai mollato, anche quando tutto faceva presagire il peggio. È la vittoria di un gruppo che, pur con una età media bassissima, ha mostrato un valoroso e indomito carattere. È la vittoria di un popolo che, nel momento del bisogno, è stato vicino alla squadra giurandole fedeltà eterna, come quegli amori destinati a non morire mai.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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