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65 minuti di calcio, quello nel quale ogni giocatore presidia il terreno che gli e’ stato assegnato, partecipa con iniziative personali o supporti ai compagni in marcatura, e’ attento e concentrato, assicura con applicazione la propria presenza fattiva in campo, in parole povere, dimostra che esiste una intelaiatura, una fisionomia, un gruppo regolamentato. UNA SQUADRA. Questo FINALMENTE e’ stato l’AVELLINO, quasi magico nella trasformazione, che martedì sera ha infiammato il Partenio, ripeto per 65 minuti, non era mai accaduto prima quest’anno. Poi due sostituzioni quasi in contemporanea, ci riportano a una formazione balbettante, indecisa, paurosa che abbassa il baricentro di una ventina di metri e si rifugia nei pressi della propria area di rigore, come se gli ultimi 20 minuti esistessero solo per gli altri, i quali, dopo quello che avevano subito, purtroppo tramutato in un solo goal, ma di questo parleranno le cronache ,non si sono fatti pregare, ci hanno assediato e hanno costretto i difensori e FRATTALI in particolare a un lavoro non previsto e non prevedibile dall’andamento della gara, procurandosi almeno un paio d’occasioni ghiotte fallite per una respinta occasionale di Gonzales in mischia a due metri dalla porta e l’altra con parata miracolosa del nostro para tutto. Un inciso sui cambi, va fatto: Paghera e Verde piu’ tonici e piu’ esperti, dei due sostituti, proiettavano non sempre felicemente, questo e’ vero, ma con continuità la squadra verso ripartenze spesso pericolose e costringevano gli avversari a mantenersi tra le linee difensive senza avventure di sorta, al contrario Omeonga e Belloni sono BRAVINI. Il termine e’ quello giusto, ma leggeri, con scarsa determinazione e poca rabbia nei contrasti l’uno e entrati in possesso palla quasi assenza di peso offensivo l’altro, che per adesso ha solo un buon piede sinistro, senza lo smalto esuberante necessario a imprimere svolte che facciano paura agli avversari, cio’ ha comportato insieme alla voglia di non uscire battuti una reazione feroce da parte della Ternana, fortunatamente infruttuosa, QUESTA VOLTA. La strada indicata dal MATCH da poco terminato e’ quella da seguire, la ricerca degli EQUILIBRI tecnico-tattici ha trovato una possibile soluzione che deve essere ripetuta, migliorata, e potenziata nell’intensita’ e nella continuita’, ma i ragazzi hanno mostrato di volerci provare e gli abbracci affettuosi di un pubblico fantastico che li ha incitati per tutta la durata del confronto sono per loro, la migliore garanzia. Continuiamo con energia questo percorso fin qui accidentato, con i correttivi che hanno portato al successo appena conseguito e TOSCANO si renda conto che il cammino da percorrere sara’ meno difficoltoso se riuscira’ ad incidere sulla TENACIA e MENTALITA’ dei suoi ragazzi. E ora tutti a Ferrara per ripetersi. La Spal e’ molto forte, ma L’Avellino di oggi e’ una squadra “IN PROGRESS”….e cio’ mi da grande fiducia.
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