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Servizio di Enzo Paudice @riproduzione riservata
È realmente difficile valutare quest’ultima partita. La squadra di Sarri si è ritrovata in 10 dopo appena 5 minuti di gioco. Con l’espulsione di Koulibaly e la conseguente uscita di Jorginho, il Napoli non è riuscito a trovare quelle geometrie che l’hanno resa una, se non la squadra che esprime il miglior calcio in Italia. Da lì, tutto facile per la Viola: mantenendo alta la concentrazione e l’intensità è riuscita a rifilare 3 gol alla squadra di Sarri senza subirne alcuno; un merito che pochi quest’anno possono vantare in serie A. Se la buona prestazione della Fiorentina non si discute, è altrettanto vero che una prestazione facilitata dal vantaggio numerico è difficilmente valutabile nel suo insieme.
D’altronde quello che conta è che la squadra sia ripartita, soprattutto dopo la sconfitta con il Sassuolo, che aveva letteralmente fatto vacillare un sogno. Ancora in corsa dunque, ancora in lotta per guadagnarsi quel posticino in Europa League che renderebbe questa stagione più che soddisfacente. Impensabile all’inizio del campionato, la Viola si ritrova a tre punti dal Milan settimo (indicato all’inizio dell’anno come una delle aspiranti al titolo) e quattro dall’Atalanta sesta, la quale sembra averci preso gusto a stare in Europa. Il calendario non è facilissimo, ma la Viola sembra avere un piccolo vantaggio rispetto alle altre pretendenti, soprattutto rispetto la squadra di Gasperini, visto il calendario alquanto difficile che aspetta quest’ultima. Nelle prossime tre giornate, l’Atalanta sfiderà infatti la Lazio, in piena lotta Champions, il Milan di cui sopra, e il Cagliari fortemente a rischio retrocessione. Senza contare inoltre la possibilità della Viola di giocarsi l’accesso alla seconda coppa d’Europa, nella partita secca, quando affronterà, nell’ultima giornata, la squadra di Gattuso.
Le possibilità di guadagnarsi questa qualificazione ci sono dunque, ma forse tutte queste considerazioni sono in sé sbagliate. Il tempo a disposizione è infatti cosi poco, che la Fiorentina non può fermarsi a fare calcoli di alcun genere. Ora è solo il momento di pensare a raccogliere il massimo dei punti a disposizione. Per riprendere una nota canzone dell’eterno Robert Allen Zimmerman (alias Bob Dylan) “non c’è tempo per soffrire o per sbattere le palpebre, e non c’è tempo per pensare” (No time to suffer or blink And no time to think).
Stay Rock and Forza Viola
DA13
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