16 Giugno 2025
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Verso Euro 2016, Girone F: Portogallo, occhio alle sorprese

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Valerio Lauri Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata


Marcia di avvicinamento agli Europei. Il Campionato Europeo di Francia 2016 è destinato a calamitare l’attenzione di tutti i calciofili in una estate che si preannuncia torrida anche per il mercato. Tanti spunti, ma soprattutto tante speranze, per chi spera di portare a casa l’ambito trofeo. I gironi presentano tante big e tante possibili sorprese, difficile fare pronostici. Concludiamo il nostro tour col girone F di Euro 2016, il gruppo in cui è testa di serie il Portogallo, con Islanda, Austria e Ungheria.

PORTOGALLO, CRISTIANO PER TUTTI – La favorita del raggruppamento F di Euro 2016 è senza ombra di dubbio il Portogallo di Cristiano Ronaldo. La compagine lusitana, allenata da Fernando Santos, deve fare i conti con una serie di defezioni per infortunio. Mancheranno infatti elementi del calibro di Danny, Bernardo Silva, Tiago. Tuttavia, il ct dei lusitani ha colto l’occasione per convocare il talento appena acquistato a suon di milioni dal Bayern Monaco, Renato Sanches. E’ una nazionale che, come consuetudine, fa della tecnica il punto forte. Chi pensa che sarà solo C. Ronaldo potrebbe sbagliarsi, perchè, a giudicare dalle ultime amichevoli, anche Quaresma è in ottima forma. Senza sottovalutare l’esperienza di Ricardo Carvalho e il neo-cagliaritano Bruno Alves in difesa, la fisicità di Andrè Gomes in mezzo al campo, la regia di Joao Moutinho o le giocate di Nani. Insomma, un mix importante che, sulla carta, dovrebbe dominare il pur equilibrato girone.

AUSTRIA, SOLIDITA’ E CURIOSITA’ – Arriva da squadra di seconda fascia in questo Europeo, con il ruolino di marcia di nove vittorie e un pareggio sulle dieci partite di qualificazione disputata. Per questo, l’Austria del ct Koller non è assolutamente una squadra da sottovalutare. Poggia sul giusto mix tra giovani promettenti ed esperti calciatori dei campionati europei. Due ex “italiani”, come Garics (ex Napoli) e Marko Arnautovic (ex Inter) impreziosiscono la rosa dei 23 convocati ad Euro 2016. L’elemento di maggiore spessore, però, è David Alaba, stellina austriaca del Bayern Monaco e jolly fondamentale nello scacchiere delle squadre dove gioca. La sua duttilità gli permette di essere impiegato sia in difesa che a centrocampo, dove probabilmente disputerà le gare anche con la nazionale. I suoi compagni giocano tutti in campionati medio-importanti europei, basti pensare al campione d’Inghilterra col Leicester Fuchs o al bomber del Basilea Janko. Sicuramente la candidatura a sorpresa del torneo non gliela toglie nessuno.

ISLANDA, BLOCCO GLACIALE – Il ct è quello giusto, quel Lagerback che portò la Svezia nel 2004, con l’aiuto del biscottone coi danesi nel girone, ai quarti. La squadra è tutt’altro che una cerentola, perchè annovera tra le sue file ottimi elementi. Non a caso arriva in Francia da seconda nel girone di qualificazione che ha estromesso l’Olanda. E’ la seconda squadra con la media età più alta dopo l’Irlanda, segno d’esperienza. Giocatore più rappresentativo della compagine è sicuramente Eidur Gudjohnsen, che è in pianta stabile nella selezione da 20 anni. L’elemento più pericoloso (e prolifico) però è Gylfi Sigurdsson, centrocampista dello Swansea. Non mancano le conoscenze italiane come Bjarnason e Hallfredsson, a dare maggiore tasso tecnico ad una nazionale sicuramente in grado di guastare i piani delle avversarie.

UNGHERIA,  IL GRUPPONE MAGIARO – Non sarà per niente semplice, ma ha l’imperativo di provarci. L’Ungheria del ct Storck è la nazionale meno accreditata del girone F al passaggio del turno. Tuttavia, proverà a buttare il cuore oltre l’ostacolo, facendo perno sull’esperienza e l’imprevedibilità di alcuni suoi elementi cardine. Tra i pali, ci sarà sicuramente l’espertissimo portiere 40enne Gabor Kiraly, famoso per i suoi tutoni demodè. Prevalenza di calciatori militanti nel campionato polacco e in quello tedesco, oltre a quello ungherese, con interpreti noti al calcio europeo. Nomi come Dzsudzsak e Szalai infatti sicuramente richiameranno l’attenzione degli affezionati a PSV e Schalke 04 (ora rispettivamente Bursaspor e Hannover). Occhi puntati anche sui giovani Kleinheisler e Nagy. La voglia di stupire e la poca pressione potrebbero essere l’arma vincente del gruppone magiaro.

Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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