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La settimana scorsa il Portici 1906 ha vissuto una giornata di spiritualità, mentre ieri ci si è riuniti al White Coffee, nel tardo pomeriggio, per sorseggiare un drink, per un classico aperitivo pre-cena. Il proprietario dell’esercizio commerciale, Giancarlo Berriola, è un grande tifoso del Portici, da sempre, il suo cuore è tutto azzurro perché, come ci ha confessato nel corso di un’intervista, l’amore per il Napoli e per il Portici va a braccetto. Grazie all’attività sul territorio di gente come Maurizio Minichino, direttore generale, e Ciro Incoronato, amministratore unico, il Portici sta vivendo molto il territorio, ed è ciò che la principale squadra di una città deve fare. Purtroppo, i problemi legati all’impiantistica sportiva, hanno fatto sì che, sia per le partite e sia per gli allenamenti, la squadra “emigrasse” altrove ma fortunatamente ci si ritaglia questi momenti per stare nella città della Reggia, sotto al Vesuvio, lì dove ci si sente sempre più porticesi. È stato un momento piacevole questo dell’aperitivo al White Coffee, naturalmente non potevano mancare all’appello coloro che vivono la squadra ogni giorno e ogni minuto come mister Pasquale Borrelli e il direttore sportivo, Orlando Stiletti. La gente che passava, restava a fissare tutti quei ragazzi che scherzavano tra di loro e si godevano il pomeriggio. Magari tra la gente che passeggiava per via Roma, poteva esserci qualche tifoso che aveva visto i giocatori solo sul rettangolo di gioco senza aver avuto modo di conoscerli di persona, di scambiare due chiacchiere con loro. Tali iniziative servono anche a questo, ad avvicinare la squadra alla città, per creare quella simbiosi che tanto sogniamo, quel corpo unico da cui possono venire fuori le emozioni più belle. Anche nel calcio, bisogna stimolare la partecipazione di tutti, a maggior ragione dei tifosi, grazie ai quali non si perde la voglia di andare avanti e di continuare a fare sacrifici. Come è bello fare un giro in città e incontrare i giocatori del Portici, ci si può avvicinare parlando un po’ della situazione, della prossima partita, proprio gli stessi giocatori hanno bisogno di questo, di sentire il calore della gente. E poi quando ci sono proprietari di esercizi commerciali che stravedono per il Portici, come Giancarlo Berriola, tutto diventa più facile, più bello e più coinvolgente. Momenti come questi servono sia a creare armonia tra i giocatori, che si riuniscono in un posto che non sia lo spogliatoio, e sia alla gente che ha la possibilità di conoscere e di scambiare due chiacchiere con chi indossa la maglia che rappresenta la città di Portici. “Una città e una maglia da amare”, questo è lo slogan con cui siamo partiti quest’anno e che si concretizza grazie a queste iniziative in cui si respira l’aria del territorio, nella maniera più semplice e informale, sorseggiando un drink…
Ufficio Stampa A.S.D. Portici 1906 – Maurizio Longhi
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