13 Settembre 2024
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Un ko da archiviare, ora testa alla Spagna

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata


Sarà stato per la deconcentrazione post-qualificazione, sarà stato per lo stravolgimento nell’undici titolare, sta di fatto che l’Italia vista contro l’Irlanda non è proprio piaciuta. Squadra statica, prevedibile e a tratti svogliata, Conte ha deciso di schierare una formazione cambiata per otto undicesimi rispetto a quella che aveva battuto la Svezia. Spazio a chi non era stato impiegato nelle prime due partite ma, stravolgendo totalmente gli interpreti, si rischia di ritrovarsi una squadra sbalestrata e disomogenea. La sconfitta, maturata a cinque minuti dalla fine, è stata indolore ma sicuramente non ingiusta, non che la Nazionale di O’ Neill abbia fatto chissà cosa per aggiudicarsi l’intera posta in palio ma ci ha creduto di più rispetto agli azzurri. Non è stata una partita bella e spettacolare, forse alcuni cambi andavano effettuati prima, per esempio uno come Insigne, avendo più minuti a disposizione, poteva inventare la giocata giusta visto che, appena entrato, ha sfiorato il gol centrando il palo. Ma con il senno di poi è facile parlare, l’Italia di Conte ha comunque conquistato la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo e, al di là dell’amarezza di aver perso la terza partita, la realtà è che finora la nostra Nazionale è stata cattiva e pragmatica.

Adesso, però, arriva il bello ma anche il difficile, l’Italia già agli ottavi se la vedrà con una corazzata, contro quella Spagna che un certo timore lo suscita sempre. Le Furie Rosse sembrano comunque meno imbattibili rispetto a qualche anno fa, il ko con la Croazia deve far capire che anche l’Italia può avere ragione degli spagnoli. Sicuramente si affronteranno due modi diversi di intendere il calcio, la Spagna adotterà il suo gioco palla a terra, fatto di un possesso palla costante, mentre l’Italia si difenderà con gli artigli sperando di essere letale nelle ripartenze. Forse è il modo migliore per affrontare la Spagna, attenderla senza lasciare varchi, perché ne basterebbe mezzo per essere giustiziati, invece, bisogna essere perfetti nella fase di non possesso, pressando a tutto campo per poi lanciarsi in contropiede. Servirà il piglio giusto e tanta convinzione, queste sono partite in cui non si può sbagliare. Probabile che Conte decida di affidarsi a coloro scesi in campo nelle prime due partite, sebbene tutti siano sullo stesso piano, quell’undici appare già collaudato, forse l’unico ballottaggio sarà sulla corsia di sinistra con una maglia contesa tra Darmian e Florenzi.

Del Bosque, invece, può contare su mostri sacri come Piqué e Sergio Ramos in difesa, Busquets, Iniesta, Fabregas a centrocampo, Morata in attacco, giusto per menzionare qualcuno ma ce ne sarebbero tanti altri e, anche quelli che non partono dal primo minuto, possono entrare e risolvere la partita. Non inganni la sconfitta contro la Croazia, questa Spagna non ci sta proprio ad essere defenestrata agli ottavi, è stata sfortunata l’Italia ma è nelle difficoltà che bisogna dare il meglio. Sarebbe esagerato parlare di impresa, ma serve la partita perfetta per tenere testa ai quotati avversari costringendoli alla resa. Tutto è possibile, non dimentichiamo ciò che si diceva prima del debutto contro il Belgio e in pochi avrebbero immaginato un’Italia che, con le armi dell’umiltà e della disciplina tattica, potesse tenere in scacco una Nazionale indicata tra le pretendenti al titolo finale.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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