Troppa Roma per questo Milan, ma l’Europa è ancora li

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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata

Troppi errori, pochi tiri e zero cattiveria…per non parlare della qualità. Brutta sconfitta per il Milan di Vincenzo Montella, che perde a San Siro contro la Roma completamente a mani basse, senza mai entrare davvero in partita. Niente assalto al 5° posto, dunque, per i rossoneri, che perdono l’occasione di accorciare sull’Atalanta, prima dello scontro diretto di sabato sera. L’Europa è tuttavia ancora alla portata per il club di Via Aldo Rossi, che resta ben saldo al 6° posto, a più 3 sui cugini dell’Inter.
Per la sfida ai giallorossi Vincenzo Montella decide di tornare al vecchio brutto centrocampo Pasalic-Sosa-Mati Fernandez, lasciando ancora una volta Locatelli in panchina per 90 minuti. Terza esclusione consecutiva, invece, per Carlos Bacca, che lascia ancora il posto a Lapadula. Per la prima occasione del match, non bisogna aspettare molto, basta infatti una palla persa in fase d’impostazione, ed è fatta: Vangioni tocca troppo corto per Deulofeu, che perde il contratto con Salah. L’egiziano appoggia cosi a Dzeko, che duetta alla perfezione con l’ex Fiorentina, per poi scaraventare in rete il primo pallone buono della partita. Vantaggio Roma, dunque, ad appena 8 minuti dal fischio d’inizio. Il Milan prova poco dopo a rispondere al bosniaco con Gerard Deulofeu, che in incursione centrale, cerca il destro a giro, che deviato, esce di un soffio alla sinistra di Szczesny battuto. Ancora Milan in avanti con il cileno Mati, che però, non riuscendo a trovare spazi nella ben piazzata difesa della Roma, prova la conclusione dalla distanza. Ma senza risultati. Ritorna pericolosa la Roma con Perotti, che prende palla, si accentra e lascia partire un tiro a giro da play station, dove solo l’ennesimo miracolo di Donnarumma, gli può dire di no. Per questo inizio di gara, nonostante la partenza ad handicap, il Milan sembra tenere banco al gioco della Roma e va vicino al gol con il primo tiro in porta targato Sosa (unica cosa buona in 90 minuti), che dalla grande distanza, impegna il portiere polacco alla parata plastica. Alla mezz’ora, però, gli ospiti smorzano questo timido approccio milanista e raddoppiano con il colpo di testa di Edin Dzeko, che spegne del tutto i rossoneri. Inguardabile la doppia marcatura di Lapadula e De Sciglio e non tanto per come eseguita, ma è il perché sia stata eseguita da loro, che non convince. La Roma a questo punto prende pieno possesso del gioco e va ad un passo dal tris con il palo di Naninggolan; non prima però, che Gigio ci mettesse la sua solita manona. Se non fosse per lui, il punteggio sarebbe sullo 0-4, già al 38°. Finisce cosi la prima frazione di gioco e nello stesso modo in cui è terminata, riparte la ripresa. Gli uomini di Spalletti, infatti, solo alla continua ricerca del gol della sicurezza (siccome sarebbe servito…) e si rendono subito pericolosi con Emerson prima e Dzeko poi, che spreca col mancino davanti al portiere rossonero. Il Milan però, ha una reazione d’orgoglio e prima va vicino al gol con Bertolacci dai 25 metri e poi, su calcio d’angolo, trova inaspettatamente la rete che riapre la partita: cross di Sosa, spizzata di Ocampos e tap-in vincente di Pasalic, che ti testa in tuffo, appoggia comodamente in rete il gol dell’1-2. Sembrerebbe il solito epilogo del Milan che rimonta le partite, ma qualcosa, ovvero tutto, va storto: lancio di De Rossi, sponda di Dzeko ed El Shaarawy, entrato dalla panchina, trafigge in completa comodità Donnarumma con un destro imparabile. La Roma, è di nuovo padrone del gioco e chiude definitivamente la partita all’87°, quando Salah, impegnato in uno contro uno con Paletta, viene steso da quest’ultimo: calcio di rigore. Sul dischetto si presenta capitan (futuro) De Rossi, visto che Totti, è stato privato della sua ultima passerella a San Siro. Rincorsa lenta, destro piazzato e Gigio la tocca….ma la palla entra. 4-1 e Milan ancora sconfitto in casa dopo lo scivolone con l’Empoli.
Il Milan perde dunque l’opportunità di un possibile aggancio al 5° posto nei confronti dell’Atalanta e si gioca il tutto e per tutto proprio nello scontro diretto di sabato sera contro i bergamaschi. La sconfitta dell’Inter e il pareggio della Fiorentina, danno ancora speranza a questo Milan, che dello spirito combattivo e rivoluzionario di un paio di mesi fa, ne ha fatto ormai un lontano e triste ricordo.