13 Settembre 2024
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Tim Cup Primavera – Il Frosinone elimina l’Inter e vola ai quarti

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata

Impresa Frosinone. La Primavera dei canarini è stata corsara a Milano strappando il pass per i quarti di finale della Tim Cup. Sulla carta era una partita senza storia, quella nerazzurra è una corazzata, ma il Frosinone se l’è giocata a viso aperto fino a giustiziare i ragazzi di Armando Madonna. L’approccio dei ciociari era stato positivo, ma al 15′ il gol di Mulattieri sembrava tracciare la sorte che attende le squadre che vanno a giocare in casa di avversarie più quotate. Possono strappare applausi, uscire tra i complimenti, poi sono sempre gli altri ad esultare. Il Frosinone, invece, nonostante il vantaggio, non si è disunito e non s’è manco riversato in modo scriteriato e farraginoso alla ricerca del pari. Ha incassato il colpo sapendo di avere il tempo per rimediare, forse captando la sensazione che gli avversari fossero sicuri di avere la gara in pugno.

Al rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo, Vitalucci subito ha gelato lo stadio con un fendente di sinistro diretto all’angolino basso alla sinistra di Stankovic. Uno squillo importante che ha reso il Frosinone ancora più tambureggiante e propositivo. In campo regnava l’equilibrio, non c’era un predominio dell’una sull’altra, la gara era piacevole e si aveva la sensazione che potesse succedere qualsiasi cosa. Poi, ad un quarto d’ora dalla fine, agendo di rimessa con un’azione chirurgica di bellezza e precisione, Vitalucci ha trafitto Stankovic per la seconda volta con uno scavetto delizioso. 1-2, miracolo a Milano. Ma c’era ancora un quarto d’ora da giocare, più recupero, tutto poteva ancora succedere. Con l’orgoglio ferito, l’Inter non ci stava a soccombere e subito si è gettata all’attacco sfiorando il pari con una occasione su cui Trovato è stato prodigioso.

Per il resto, l’Inter ha giocato costantemente nella metà campo laziale senza trovare varchi per incidere. Soprattutto i 4′ di recupero, sono stati di apnea per i ragazzi di Marsella che hanno saputo soffrire concedendo pochissimo ai nerazzurri fino a brindare al clamoroso passaggio del turno. Solo peana per questo Frosinone capace di tutto, merito della professionalità di tutto lo staff che prepara le partite con una attenzione maniacale su ogni dettaglio. Questo è il segreto di un gruppo compatto e affiatato, che sapeva bene di non andare a recitare il ruolo di vittima sacrificale, anzi, coltivava l’idea di poter ribaltare il pronostico. Se il Frosinone è ritornato da Milano con il biglietto per i quarti in tasca e la valigia ancora carichi di sogni, è perché ci ha creduto. Del resto per confezionare le grandi imprese, per scrivere la storia e per puntare alla gloria, bisogna fare proprio questo, a costo di sembrare folli, crederci…

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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