16 Giugno 2025
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Straordinaria Atalanta, Roma K.O.

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Luca Alvieri - Redazione
Luca Alvieri – Redazione

servizo di Luca Alvieri @riproduzione riservata

Abbiamo dovuto attendere ben due settimane per poter vedere questa partita, e di certo, non ha deluso le nostre aspettative. Atalanta-Roma é il match che salta di più all’occhio degli amanti dello spettacolo e del bel gioco. I padroni di casa vengono da una striscia positiva di ben 5 vittorie consecutive e in totale di 8 partite senza sconfitta (7 vittorie e un pareggio a Firenze, ndr): un andamento da Champions. I giallorossi, d’altro canto, sono anch’essi reduci da una striscia positiva di 6 risultati utili consecutivi, unica macchia, lo 0-0 ad Empoli; confezionato e regalato dall’ex di turno Skorupski. E se questi dati per voi non sono all’altezza delle attese, ad alimentare la tensione di una gara già difficile di per sé, la Roma di Luciano Spalletti è chiamata a rispondere alla Juventus vittoriosa nell’anticipo serale contro il modesto Pescara per 3 reti a 0, così da rimanere in corsa per la volata scudetto. Al fischio d’inizio lo stadio è pieno, la tensione alle stelle e si notano sguardi tesi fra chi ora ci crede sul serio e di chi ha paura di non poterlo più fare…questa è Atalanta-Roma. Il primo tempo inizia meglio la Roma, che però spreca tanto, troppo, soprattutto con Mohamed Salah; che si divora da solo tre chiare occasioni da goal. La svolta, o meglio la scintilla della partita, avviene al minuto 40: lancio intelligentissimo di prima di Strootman a Pescare Dzeko in area di rigore, che addomestica il pallone e scarica su Salah, che calciando a botta sicura a due passi da Berisha, si vede parare il tiro…da Toloi. Calcio di rigore per la Roma è possibilità di chiudere il primo tempo in vantaggio. Sul dischetto va Diego Perotti, che realizza il suo quarto gol in campionato (tutti su rigore, ndr) e porta i compagni all’intervallo sul parziale di 0-1. A farci capire come andranno i restanti 45 minuti è il piccolo siparietto fra De Rossi e la curva giallorossa, che dopo il gol dell’argentino ha scagliato più di un fumogeno verso il terreno di gioco, coprendo quasi del tutto di fumo, la metà campo della Roma. Al rientro in campo non si è mai visto un Atleti Azzurri D’Italia così caldo in tutta la stagione. Questa partita i tifosi la sentivano, la capivano, la curva della Dea atalantina sapeva che questa sarebbe potuta essere al consacrazione di un cammino spettacolare..e che non sarebbe finita qui. Nel secondo tempo, infatti, non c’è stata storia. E non esagero se dico che nei restanti 45 minuti, la Roma non ha mai praticamente toccato il pallone. Gli uomini di Gasperini pressano talmente alto e talmente intensamente che ad ogni rinvio il portiere polacco è puntualmente costretto a buttare la palla. Di conseguenza, Rudiger sale per spizzare il pallone di testa, lasciando uno spazio vuoto sulla corsia sinistra nerazzurra…pane morbido per i denti del Papu Gomez. Migliore in campo indiscusso, anche se di poco avendo giocato alla grande tutta l’Atalanta, l’esterno argentino ha fatto letteralmente impazzire i difensori di Luciano Spalletti. E anche cambiando lato, evitando l’ex Mentalist, la Roma ha trovato di fronte a se il miglior Kessie dalla stagione. Non per nulla c’è tutta l’Italia e mezzo estero su di lui pronto a fare un’offerta per gennaio. Il centrocampista ivoriano deve confrontarsi con Bruno Peres, ma se la sfida è messa sul piano fisico, non c’è storia. L’ex Cesena ha dimostrato ancora una volta le sue grandi qualità tecniche e soprattutto fisiche, contro un disorientato Bruno Peres, che si è sempre visto superare negli uno contro uno. Il gol del pareggio, infatti, arriva grazie ad un incursione sulla destra di Kessie, che scaglia un pallone potente al centro dell’aria e, aiutato un po dalla fortuna e un po dalla faccia di Caldara, entra in rete per il gol che vale l’1-1. Dopo numerosissimi attacchi da parte dell’Atalanta, sembra che la partita dovesse terminare in parità..quando all’improvviso, un instancabile Gomez decide di far venire il mal di testa al subentrato Paredes, che lo stende ingenuamente all’interno dell’area di rigore. C’è il penalty. Dagli undici metri si presenta Kessie, che dichiaratosi rigorista, vuole prendersi responsabilità e copertina di una vittoria che ha dell’incredibile. Portiere spiazzato, minuto 90, è 2-1 per l’Atalanta che ribalta il risultato è porta a casa 3 punti fondamentali per continuare a sognare l’Europa. Con questa vittoria gli uomini del Gasp di portano, in attesa del Derby di stasera, al terzo posto in campionato, condiviso con appunto Milan e Lazio, vittoriosa per 3-1 sul Genoa. Avendo scritto queste righe con adrenalina per un’impresa che spero si possa concretizzare in onore delle favole, spero di avervi trasmesso la stessa magia che ho provato io a veder giocare questi ragazzi…perché in quello che stanno facendo, c’è davvero qualcosa di magico.

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Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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