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Il girone E è stato sorteggiato, e al Napoli è andata bene. C’è ancora il Liverpool, vincitore della Champions League nella passata stagione. E, non pago, famelico conquistatore della Supercoppa europea al termine di un’appassionante sfida con il Chelsea, finita solo ai calci di rigore. Il Napoli di Ancelotti conosce bene l’undici di Klopp. Squadra aggressiva, abile nello sfruttare il campo nella sua ampiezza e attaccare la profondità con i suoi attaccanti mobili e veloci. Una compagine capace di farsi mettere sotto lontano dalle mura amiche, per poi cingere d’assedio la malcapitata avversaria sul prato verde dell’Anfield Road. Ancora i Reds. Ancora Klopp, ancora Bobby Firmino, Salah e Mane.
In terza fascia, dopo gli azzurri, dall’urna di Montecarlo è spuntato il Salisburgo, campione d’Austria e vincitore della Coppa d’Austria 2018/2019. La squadra della Redbull domina il campionato locale, pratica un buon calcio, ma di certo non può essere considerata un avversario insormontabile.
La Cenerentola del girone, almeno sulla carta, è il Genk, modesta squadra belga. E a riconoscerle questo ruolo non è solo il Ranking Uefa, ma pure il social media manager del Napoli. Che su twitter incautamente “tagga” il Gent, altra squadra belga, al posto del Genk. La società la prende con filosofia e soprattutto con diplomazia: “Grazie dell’invito, ma probabilmente intendete Genk”.
Insomma, per i partenopei del patròn De Laurentiis il secondo posto è quasi un obbligo. Non sarà così facile, ma è la Champions, bellezze.
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