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Pronti, partenza… Via! Ed è subito Serie A. La Roma lascia la testa al Porto, ma per sua fortuna qualche piccola generosità arbitrale la riporta alla normalità. Normalità che l’udinese non conosce e che distrugge in una ripresa non all’altezza della prima frazione. Se la Roma procede, la Juventus già corre. Fa viola una Fiorentina irriconoscibile nel primo tempo e la punisce con la testata di Khedira. Poi resta negli spogliatoi nella ripresa e lascia Kalinic libero di pareggiare. Dalla panchina spunta una riserva di lusso che risponde al nome di Gonzalo Higuain e mette tutto a posto, servendo su un piatto d’argento i 3 punti ad Allegri e mandando alla neuro i suoi ex tifosi, con l’esultanza sotto la curva bianconera. Ex tifosi, quelli partenopei, che accusano ancor più il colpo, il giorno dopo, quando, al debutto, la sorprendente matricola Pescara infila una doppia stoccata con Benali e Caprari alla Sarri-band. L’allenatore tosco-napoletano riesce a raddrizzare la baracca, grazie all’inserimento di Milik e, soprattutto, Mertens. Il belga è pronto nel sovvertire le gerarchie e riportare il discolo scugnizzo Insigne sulla Terra, dopo le cifrone sparate sulla Luna a De Laurentiis sul possibile rinnovo. Va peggio all’inter, che nell’amara ‘prima’ di De Boer a Verona, si fa infilare per ben due volte dall’ex rossonero Birsa, con entrambi i piedi. Umiliazione massima. All’olandese l’attenuante dei pochi giorni di lavoro, oltre a quella di aver preso in mano una squadra precedentemente allenata da Mancini. Se una fettae di Milano già piange, l’altra ride (ma con un filo di insalata tra i denti). Un impomatatissimo Vincenzo Montella, in impeccabile completo elegante, surclassa Mihajlovic sullo stile. In campo, vittoria meno netta. Bacca ricorda a tutti che il problema non è lui: firma la tripletta, sfiora il poker. Quando viene richiamato in panchina, il Milan si eclissa e rischia l’incredibile rimonta granata.
Paletta, oltre ai capelli, ci rimette una maglietta e il prossimo turno, facendosi espellere e provocando il rigore del possibile 3-3. San Gigio Donnarumma, però, veglia su San Siro e ricorda a Belotti che il giovane italiano più promettente fa il portiere. Per la disperazione di zio Sinisa che l’ha lanciato proprio lo scorso anno. Sorride anche la Lazio, che fa a fette l’atalanta per 60′, poi si rilassa, si spaventa, ma chiude la pratica col 4-2 di Cataldi, ormai certezza dal vivaio. Vivaio florido, quello biancoceleste, che mette in luce l ultimo gioiellino Lombardi, autore di una grande prestazione condita da gol. Non falliscono l’appuntamento con la vittoria nemmeno il Sassuolo (contro il Palermo), il Genoa (in rimonta sul Cagliari) e, di misura, il Bologna e la Samp (che hanno la meglio rispettivamente di Crotone ed Empoli). Prime vittorie, prime sorprese , prime polemiche. Sì, è tornato il campionato.
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