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Colantuono vara il 4-3-1-2 ma tra turno infrasettimanale e tante diffide propone un ampio turnover. Fuori Vitale e Sprocati, confermato Rosina che non giocava due partite consecutive in campionato da titolare dallo scorso maggio. Dal 1’ c’è Zito, ma la sua partita dura meno di 20 minuti: infortunio muscolare, dentro Minala che era stato inizialmente lasciato in panchina. Segno del destino. Tesser (anche lui squalificato, in panchina siede Strukelj) ha tante assenze e poche scelte, con l’ex Piccolo c’è il talentuosissimo Scamacca. Il primo tempo è stranissimo: tolta una parata col brivido di Radunovic su Piccolo e l’infortunio di Zito, non succede assolutamente nulla per 30 minuti. Tanti errori, confusione, paura di scoprirsi. I granata sono stretti e cercano sempre la verticalizzazione, ma puntualmente il passaggio è sbagliato. Più veloce ma altrettanto imprecisa la manovra dei lombardi. Poi all’improvviso la partita si stappa. Da un angolo battuto da Kiyine, Monaco trova Minala sul secondo palo e la Salernitana passa. Neanche il tempo per esultare che sulla punizione di Piccolo Canini salta più in alto di Ricci (che è venti centimetri più basso, da rivedere le marcature) e fa 1-1. Tre minuti dopo e i granata hanno l’occasione per ripassare in vantaggio. Camara atterra Rosina in area di rigore, Kiyine sbaglia e Bocalon riesce addirittura a fare peggio trovando la traversa da 3 metri dopo la respinta di Ujkani. Nel secondo tempo i ritmi tornano a essere bassissimi. Ricci è in giornata no, Kiyine paga l’errore dal dischetto e quindi il centrocampo non gira. La partita sembra avviarsi tranquillamente alla conclusione, poi Piccolo e l’arbitro la accendono: al 28’ l’ex Salernitana prende per il collo Popescu e poi simula una mano nell’occhio, Balice ci casca ed espelle il terzino granata. La Cremonese ringrazia e comincia a crederci, Scamacca non arriva per un centimetro sul cross di Renzetti poi inizia l’assedio. Angoli e cross, ma la Salernitana resiste a fatica. Al triplice fischio la liberazione, ennesimo piccolo passo verso una salvezza ormai vicinissima.
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