9 Ottobre 2024
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Salernitana: ritiro tempo perso ?

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Ad oggi possiamo affermare che il lavoro fatto in ritiro dalla Salernitana, non serve. Leggendo le impietose statistiche, ad oggi possiamo affermare che in ritiro si è perso tempo. Si poteva rimanere in città e si risparmiavano soldi di alberghi e spostamenti vari. Noi oggi possiamo dire, dimenticate il calcio champagne e il tiki taka di catalana memoria. Dimenticate anche il Torrente pensiero che ha profuso nel ritiro umbro. La Serie B è un campionato lungo e difficile e, per imporre la propria idea di gioco, ci vuole tanto tempo. Ma soprattutto ci vogliono gli interpreti giusti. In queste prime sei giornate di campionato, la Salernitana non è riuscita mai a prevalere nel possesso palla. Partendo dal 48% all’esordio con l’Avellino fino all’imbarazzante 38% di Crotone, i granata hanno visto sempre il pallino del gioco nelle mani dell’avversario di turno. Ma in sei giornate sono stati fatti comunque otto punti, non pochi per una neopromossa il cui obiettivo dichiarato è la salvezza. Il motivo? La struttura della squadra. La Salernitana, contrariamente a quanto immaginato forse anche dallo stesso tecnico, che spesso ha dichiarato di volere “un calcio propositivo” sulla falsa riga di quanto di buono fatto a Gubbio e Bari, non sembra una formazione costruita per creare gioco, bensì per fare interdizione a centrocampo e contropiede con gli esterni d’attacco, Gabionetta soprattutto. Eppure in ritiro Torrente l’abbiamo visto, che aveva provato a riproporre il calcio espresso a Bari anche alla sua nuova squadra. Molti allenamenti, se non tutti, erano dedicati alla circolazione di palla, al fraseggio nello stretto e al pressing alto in caso di errore nel possesso. In queste prime sei giornate non si è visto nulla degli insegnamenti umbri del professor Torrente. Forse, non esclusivamente per “colpa” del “manico”: c’è da ricordare, infatti, che ben dieci calciatori sono giunti in granata a ritiro già concluso (Troianiello, Coda, Donnarumma, Schiavi, Sciaudone, Rossi, Empereur, Milinkovic, Odjer, Terracciano, tra papabili titolari e giovani rincalzi, ndr), costringendo di fatto l’allenatore a…riprendere tutto da capo. Perché a Cascia i meccanismi del centrocampo erano provati coi soli Bovo, Pestrin e Moro, di quelli rimasti, alternando loro i vari Castiglia, Arcaleni, Nappo e Grillo, tutti andati via o tornati in Primavera. Stesso discorso per l’attacco, dove Donnarumma, Coda, Troianiello si sono inseriti in un secondo momento e con uno stato di forma non al pari con gli altri compagni. Insomma, ci vuole altro tempo e gli otto punti fin qui conquistati rappresentano comunque un ottimo bottino, per quello che è l’obiettivo societario, ovvero la salvezza. Torrente, al netto di qualche errore, fa quel che può. Il dato di fatto è che la Salernitana non gioca bene, è spesso confusa e nervosa, segna solo grazie a giocate dei singoli, Gabionetta soprattutto. Ma attenzione: vincere nella classifica del possesso palla non vuol dire vincere il campionato, così come esprimere un calcio divertente non ti fa vincere le partite (a meno che non sei il Barcellona). Quindi, otto punti in sei partite sono una buona media. C’è però da interrogarsi su alcuni aspetti. Torrente si è reso conto, visti gli uomini a sua disposizione, di non poter insistere col 4-3-3 teorizzato e allora, come più volte ha detto in questi mesi da quando è allenatore della Salernitana, “lavoro sul materiale che ho a disposizione”. Non è un caso l’elevato numero di cartellini in queste prime giornate. Se il pallone passa raramente tra i tuoi piedi, naturale conseguenza è il nervosismo e quindi i falli, soprattutto se arrivi spesso secondo sul pallone. Ora è presto per parlare di mercato di riparazione, ma una cosa è certa. Questa non è la Salernitana versione català vista in ritiro, questa è la Salernitana di lotta e orgoglio. La Salernitana che riesce a prendere un punto insperato a Pescara, la squadra che si stringe nelle difficoltà di un match come quello con la Ternana e ottiene i tre punti, ma anche quella che per novanta minuti si arrende a un Crotone entusiasmante. Una Salernitana che comunque può ottenere la salvezza, soprattutto se ritroverà un po’ di freschezza atletica e se i giocatori di maggior estro e talento prenderanno la squadra per mano, gara dopo gara. Ecco nel dettaglio il dato del possesso palla nelle prime sei giornate(fonte statistiche sito ufficiale Lega Serie B): 1 Salernitana-Avellino 48%-52% 2 Brescia-Salernitana 52%-48% 3 Salernitana-Spezia 48%-52% 4 Pescara-Salernitana 54%-46% 5 Salernitana-Ternana 39%-61% 6 Crotone-Salernitana 62%-38%

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