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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
AVINO: 7. Esperienza, posizionamento e riflessi felini fanno di lui l’arma in più di questo Nola. Come un Gandalf col suo bastone, lui mette il piedone sulla fiammata oscura di Pastore e gli intima al 120′: “Tu non puoi passare!”. Saracinesca.
ROBUSTELLI: 6. Buon senso della posizione e timing nelle sovrapposizioni offensive. Dalla sua parte non si passa, anche perchè spesso e volentieri Di Meo lo aiuta in ripiegamento. Va in affanno solo nel finale, quando l’acido lattico comincia a farsi sentire.
PELLINI: 6,5. Appare sin da subito uno dei bianconeri più grintosi. Si alterna con Lucignano per chiudere nella morsa difensiva l’esperienza di Montaperto. Con coraggio prova anche la cavalcata trionfale verso la porta, ma il suo tiro viene murato. Sfiora la rete, dopo una sponda di Di Biase su corner, con una girata che avrebbe meritato miglior sorte.
LUCIGNANO: 6,5. Puntuale in marcatura, non lascia spazi a Montaperto e lo sovrasta sulle palle alte. Spesso e volentieri ha l’ingrato compito di marcare Scafaro sui calci piazzati e, tutto sommato, lo fa bene. Ancora una buona prova del centrale.
GRIMALDI: 6. Parte bene, dando prova di essere la migliore soluzione da schierare in difesa sulla fascia sinistra nei quattro. L’ingresso di Pastore lo mette un po’ in crisi, perchè il cliente è scomodo da marcare, così Fabiano lo sostituisce. Resta comunque una buona partita dell’under.
SANSONE: 6. Non è stata una partita facile per lui, visti gli insulti continui che arrivavano dalla curva ospiti. Le chiavi del centrocampo sono demandate a lui e, con esse, il compito di far girare il pallone con celerità, per trovare gli sbocchi offensivi migliori. I pericoli maggiori li crea con le traiettorie che disegna dai corner, trovando spesso e volentieri i compagni meglio piazzati.
ALFIERI: 6. L’under di centrocampo bianconero rivela come sempre una ottima tenuta atletica, percorrendo chilometri nel pressing in fase di non possesso. E’ il Gattuso del Nola. Purtroppo, esattamente come Gattuso, in proiezione offensiva la mira e la coordinazione non sono delle migliori.
MATURO: 6,5. Ordine e saggezza tattica, si regala la solita prestazione di sicurezza, provando anche a far saltare il banco con i suoi inserimenti. Va vicino al gol, in uno di questi, ma il lavoro più prezioso lo svolge in fase di interdizione, con la solita grinta.
DI MEO: 6,5. E’ la bussola della squadra. Non perde mai la testa, freddezza da vendere nella gestione della palla ed equilibrio sono il suo pane. Va vicinissimo ad un gran gol con un bolide da posizione defilata che timbra la traversa.
RUSSO: 7. E’ il più in palla dei suoi e i compagni lo sanno. Ogni volta che ha la palla, punta l’uomo e prova a saltarlo. Difetta leggermente nella mira sotto porta, ma quando si va a cento all’ora, non è facile centrare il bersaglio. Quando ci riesce, incrocia sulla strada verso la rete l’incrocio dei pali, a negargli un gol che avrebbe sicuramente meritato.
CERRATO: 6,5. A lui l’ingrato compito di sostituire l’ariete Borrelli, al centro dell’attacco bianconero. Le caratteristiche sono ovviamente differenti e non è a suo agio sulle palle alte che piovono dalla retroguardia. Però duetta con Russo con pericolosità e va vicino alla marcatura in più occasioni, non riuscendo però a timbrare il tabellino.
DI BIASE: 6,5. Prende il posto di Cerrato negli ultimi 15′ della seconda frazione, quindi, considerando anche i due tempi supplementari, gioca di fatto un tempo regolamentare. Ci mette grinta ed esperienza, prova a fornire l’assist a Pellini, ma Celentano si supera. Giocatore fondamentale che si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa
ABBATE: 6. Entra in un momento della gara in cui le energie dei compagni cominciano a calare vistosamente, rilevando Grimaldi. Soffre un po’, come tutti, nell’assalto finale biancorosso, ma ci mette grinta ed energia, provando ad arginare la marea finale biancorossa.
*in grassetto i migliori in campo
Twitter: @Val_CohenLauri
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