Views: 1
Servizio di Gianni Pagnozzi@RIPRODUZIONE RISERVATA
Il nuovo Napoli riparte da Sarri, l’ex tecnico dell’Empoli è stato ingaggiato da De Laurentiis per rifondare una squadra che nella scorsa stagione nonostante sia arrivata fino alle semifinali di Europa League e Coppa Italia, ha fallito tutti gli obiettivi se si esclude la vittoria nella Supercoppa italiana.
Il ridimensionamento diventa realtà anche per stessa ammissione di De Laurentiis e non poteva essere altrimenti, visto che gli introiti milionari della Champions sono solo un lontano ricordo, la nuova linea intrapresa dalla società dopo l’internazionalizzazione dell’era Benitez è quella della nazionalizzazione, avviata per la verità già a Gennaio con l’acquisto di Gabbiadini. Vedremo finalmente qualche italiano in più con la maglia del Napoli e le trattative con Valdifiori Darmian e Immobile sembrano prospettarlo. Non è ancora chiaro se ai detrattori del tecnico spagnolo farà piacere questo nuovo corso, molto probabilmente loro avrebbero preferito un sostituto tra Ferguson Van gaal e Mourinho, ma purtroppo la realtà è ben altra cosa. La realtà sembra sfuggire anche a chi espone striscioni polemici contro la società, rivendicando un non meglio specificato diritto alla vittoria dello scudetto solo perché lo aveva infelicemente pronosticato il Presidente, ma lasciatemelo dire che trovo davvero singolare che a tanti arguti commentatori ed osservatori sfugga quale sia il mestiere di un Presidente di una società, o addirittura si scandalizzano se scoprono che l’uomo in questione è un venditore, certo vende un prodotto e deve anche pubblicizzarlo al meglio con buona pace di tutti i discorsi sulla fede che tracimano ipocrisia da tutte le parti. Se negli ultimi 4 anni la pratica scudetto è stata a totale appannaggio della Juventus qualche motivo dovrà pur esserci. I bianconeri hanno dato dimostrazione che oltre al blasone contano la programmazione, gli investimenti, e la pubblicità, Milan e Inter se ne sono accorte da un pezzo, adesso è il momento che anche il Napoli e i suoi tifosi ne prendano coscienza. Il gap continua ad allungarsi e ignorare che le possibilità economiche non contino più di tanto, ti possono solo far scrivere una bella scritta su un muro, ma niente più.
Le contestazioni sono legittime e possono essere anche stimolanti per chi le riceve, finchè si resta nell’ambito della civiltà, intanto i tifosi posseggono l’unica arma in grado di fare la differenza, disertare lo stadio, ma se diamo il tempo di lavorare al nuovo tecnico che ha dalla sua parte senza dubbio la competenza e la serietà, qualche soddisfazione possiamo ancora prendercela.
#ForzaNapoliSempre
Lascia un commento