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Hipocresìa, o se preferite, ipocrisia. E’ questa la parola giusta per commentare le parole e le azioni della Liga. Da qualche ora, infatti, stanno girando le clamorose dichiarazione del presidente del campionato spagnolo, Javier Tabas, dove si dice intento a bloccare il trasferimento di Neymar al Paris Saint-Germain: “Non vogliamo che la Liga sia utilizzata come meccanismo di illeciti. Vogliamo che il Psg sia sanzionato”.
Che belle parole. Di giustizia e lealtà, direi. Però, forse, il qui presente numero 1 della Liga, non si ricorda di un certo Ander Herrera. L’ex centrocampista dell’Athletic Bilbao, infatti, passò al Manchester United nel 2014, con la stessa formula utilizzata dal brasiliano per approdare al club parigino: pagarsi la clausola da solo, per poi essere rimborsato dal suo nuovo club.
E in questo caso? Dove sono finite la lealtà e la Giustizia? Neymar è la stessa cosa di Herrera, o no!? Si vede che anche il Spagna, usano il detto “Un peso, due misure”.
Per me e penso per molti, non è nemmeno giusto non accettare il pagamento di una clausola, che a quanto pare, è obbligatorio. Se metti una clausola sei automaticamente al corrente che un club prima o poi possa pagarla per comprare il giocatore, qualunque sia la cifra. E su questo, la Ligue 1 ha risposto chiaro e tondo alle dichiarazioni di Tabas: “Attenetevi alla regole”. In tutto questo trambusto, l’attaccante brasiliano è atteso nei prossimi giorni a Parigi per essere presentato sotto la Tour Eiffel e addirittura il Psg, spera di schierarlo in campo già sabato per la prima di campionato.
Ha ragione Tabas. Che siano rispettate le leggi! Quindi… Bienvenue Neymar.
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