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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Eccellenza giapponese. Potrebbe essere questo il riassunto di Milan – Genoa, perchè, nella vittoria di quest’oggi a San Siro, c’è una gran parte di merito di Keisuke Honda. Spesso criticato, è da qualche mese che ha presentato una nuova versione di sè. L’Honda 2.0 è un esterno di qualità, magari non velocissimo, ma tignoso e caparbio. A ciò si aggiunge il solito Bacca implacabile sotto porta e per Mihajlovic tre punti che valgono oro, nonostante le paure finali.
LA CRONACA – Mihajlovic recupera Bonaventura e Niang all’ultimo e li schiera regolarmente in campo. Gasperini, invece, deve fare a meno di Pavoletti ed Ansaldi, due elementi importanti per il grifone. Il Genoa parte senza paura e pressa il Milan, ma i rossoneri non sono da meno. Al 4′ Honda mette i brividi a Perin con un mancino velenoso da fuori. Sul calcio d’angolo seguente, il Milan passa. Bonaventura in posizione di fuorigioco rinuncia a rincorrere il pallone, Honda non fa lo stesso, lo tiene in gioco e crossa per Bacca che mette giù e trafigge Perin con una saetta. Il colombiano si conferma sempre più il bomber dei rossoneri con la tredicesima perla, il quinto gol nelle ultime 6 gare. Il Genoa non riesce a reagire subito e Matavz all’esordio in rossoblu non riesce a sostituire adeguatamente Pavoletti nel dare peso all’attacco. Il Milan preme, cerca la pressione alta, ma spesso a mancare è l’ultimo passaggio. Il campo inzuppato e scivoloso non permette trame precise sul lungo e ne perde l’ariosità del gioco. Per vedere un’altra occasione da gol bisogna arrivare al 30′, quando Antonelli verticalizza in area per Bacca, che sfrutta un velo di Niang, ma viene chiuso in scivolata da Perin in versione libero. Il Genoa però è vivo e si fa vedere 4 minuti dopo: iniziativa di Fiamozzi sulla destra che taglia tutta l’area con un cross velenoso, su cui però nessuno riesce ad arrivare. I rossoblu sono vivi e battono un colpo anche al 40′ quando, dopo una ripartenza veloce, Suso prova la conclusione da fuori che viene deviata in angolo all’ultimo. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che non ha più nulla da dire, le squadre rientrano negli spogliatoi sul’1-0 per i padroni di casa.
Avvicendamento tra ex rossoneri in avvio di ripresa nel Genoa: Suso lascia il posto a Cerci, subissato dai fischi di San Siro. Inizialmente il cambio non sortisce effetti, anzi, il Milan cerca con insistenza la rete del raddoppio nel primo quarto d’ora. Ci prova Bonaventura su calcio di punizione al 10′, ma la mira non è delle migliori. Al 63′ la rete del 2-0 arriva: è un lampo improvviso, una botta da 30 metri di Honda rimbalza sul terreno viscido e beffa Perin, andandosi ad infilare nell’angolino. E’ una rete meritata per il giapponese, tra i migliori dei suoi quest’oggi. Occasione nitida per il terzo gol al 75′: Su schema da calcio d’angolo Bonaventura serve Montolivo al limite dell’area, botta precisa di sinistro al volo e palla che si stampa sul palo alla destra di Perin. Gesto tecnico notevole del centrocampista rossonero, in un ottimo momento di forma. Gasperini prova a buttare nelle mischia anche Ntcham e Lazovic e Al 77′ un gradito ritorno tra le file rossonere: Niang lascia il campo e torna dopo mesi passati in infermeria Jeremy Menez, accolto dal boato di San Siro. Da qui in poi, il Milan addormenta la partita e attende il Genoa, sfruttando solo le ripartenze. La partita sembra chiusa, ma al 92′ il Genoa accorcia le distanze con Cerci che sfrutta una dormita difensiva dei suoi ex compagni. Brividi finali, ma il risultato non cambia più.
Il Milan coglie il bottino pieno in una partita trappola, dominata per 90 minuti. Poi, il black-out difensivo che non t’aspetti, che fa infuriare Mihajlovic e riporta in apprensione i rossoneri. La squadra del tecnico serbo è ancora una squadra schiava di alcuni cali di concentrazione che, a certi livelli, non ci si può permettere. Gasperini invece dovrà catechizzare i suoi e fare qualche riflessione: in 8 partite senza Pavoletti sono arrivate altrettante sconfitte, non è un dato da sottovalutare. Alla fine, il Milan può sorridere: la prestazione resta ottima e il terzo posto resta (provvisoriamente occupato dalla Roma) a 4 punti.
Twitter: @Val_CohenLauri
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