9 Settembre 2024
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Nola-Sant’Agnello, la spada di Damocle

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Diventare grande. E’ un processo graduale, si costruisce coi mattoni dell’esperienza, soprattutto partendo dal basso. Il Nola sperimenta in una mattinata tutta la pressione di un risultato, la vittoria, da conquistare a tutti i costi. Col Sant’Agnello è una sfida verità, di quelle che possono rivelare la natura di una squadra. Dopo le due vittorie consecutive con Faiano e S.Vito Positano, invece, arriva un pari senza reti, che mette in evidenza due facce della stessa medaglia. Il primo è che il Nola non è ancora pronto a spiccare il volo verso i piani alti della classifica. Il secondo è la difficoltà a concretizzare la produzione offensiva. Causa principale di una sterilità fatale, che concede agli ospiti un punto prezioso.

DATI E INCOGNITE – Liquidato lascia i nolani Alfieri e Marotta in panchina, preferendogli Castiglione e Colonna. Castiglione rimpolpa il centrocampo con Falanga e Sacco, mentre il mancino Colonna si prende la fascia sinistra, nel tridente offensivo con Magaddino e Zaccaro. Per il resto, confermata in blocco la retroguardia, con Avino tra i pali. Giulio Russo torna a Nola da allenatore dei costieri e schiera un 4-3-3, che nel primo tempo ha le sembianze di un 4-5-1. Stinga tra i pali, Cascone e Palladino sulle fasce e la coppia Buonomo-Esposito sono i protagonisti di difesa. Nocerino, Veniero e Serrapica occupano la linea mediana, con l’attacco imperniato sulle spalle possenti del classe 2000 Lauro, sospinto dalle folate di Minicone e Marino.

PENTOLA A PRESSIONE – I bianconeri di casa (oggi in arancio) appaiono da subito più volitivi ed arrembanti, gli ospiti sembrano più intenti a chiudersi a riccio in difesa. Il primo squillo è un colpo di testa di Zaccaro, su invito di Gioventù dalla destra, che trova pronto Stinga alla parata facile. E’ una piccola avvisaglia di una chance più ghiotta, che si materializzerà di lì a poco. Al 10′ infatti Schioppa sceglie bene il tempo dello stacco, ma il suo colpo di testa non bacia la rete, complice la respinta salvifica di Serrapica sulla linea. Magaddino lavora sulla destra e si offre per gli scarichi, come al 12′ quando Castiglione non sfrutta lo spazio, concludendo debole e centrale. Il Sant’Agnello si fa vivo al quarto d’ora: una respinta poco ortodossa di Avino chiama Nocerino alla battuta di controbalzo, che non va oltre il corpo di Sacco. Passata la piccola paura, il Nola torna a macinare gioco: al 31′ Colonna sfonda sui binari di sinistra, Magaddino incrocia la sua corsa, ma il suo tocco d’esterno esalta i riflessi di Stinga ancora una volta. La pressione bianconera non è costante, ma crea pericoli: Zaccaro si infila in profondità, ma il suo diagonale non supera uno Stinga attento e felino. L’infortunio di Magaddino ed una staffilata di Sacco poco precisa chiudono un primo tempo sostanzialmente a senso unico.

ESPLOSIONE ABORTITA – La ripresa, come spesso accade in questi casi, è un momento cruciale della gara. La convinzione nel cercare la vittoria o nel reagire fa la differenza. Il Nola, però, accusa le fatiche infrasettimanali e l’ansia di portare a casa il risultato. Il Sant’Agnello, di contro, nonostante l’infortunio di Cascone nel primo tempo, si riorganizza e si ricompatta. La squadra di Russo viene fuori dagli spogliatoi con maggiore convinzione e  già al 3′ mette i brividi ad Avino, con una rasoiata di Veniero spenta in angolo. Densità altissima nella metà campo del Sant’Agnello, le poche chances bianconere sono tutte racchiuse in un tiro telefonato di Castiglione dal limite al 19′. Due minuti dopo, invece, Zaccaro si ritaglia spazio sulla banda di destra e si porta al cross, Sacco è tutto solo sul secondo palo, ma il suo colpo di testa non crea patemi a Stinga. Idee confuse e poca lucidità accompagnano la gara ai minuti finali. Il Nola ci prova con un cross teso che taglia l’area da una parte all’altra, senza che nessuno riesca nel tap-in. Il Sant’Agnello tenta di rimessa, ma ottiene solo l’espulsione di Colonna che, già ammonito, è costretto a spendere la seconda ammonizione per fermare una ripartenza. Il cronometro scappa veloce, il tabellino non viene sporcato, il pareggio viene scritto.

A fine gara, Liquidato sa che il suo Nola ha perso l’occasione di agganciare il treno buono per la zona playoff, che resta comunque ad un palmo dal naso. Tanto lavoro in preparazione, poca concretezza in zona-gol, anche contro la difesa più bucata del girone (quella del Sant’Agnello, ndr). Che la causa sia fisica o mentale, poco importa. L’attacco fa fatica, come testimoniano i soli 5 gol messi a segno finora. Meglio la difesa, che continua ad attestarsi come la migliore. Con queste premesse, lo 0-0 allo Sporting è un’occasione persa difficile da digerire. La doppia trasferta che attende i bruniani al varco racconterà di più sul futuro bianconero. Il Sant’Agnello, intanto, ringrazia e respira.

TABELLINO

NOLA-SANT’AGNELLO 0-0

NOLA: Avino 5.5, Gioventù 6 (32’st Ferraro 6), Lenci 6, Falivene 6.5 (40’st Tagliamonte sv), Castiglione 5.5, Schioppa 6.5, Magaddino 6 (42’pt Alfieri 6), Colonna 5, Zaccaro 5.5, Falanga 6, Sacco 6. A disp. Vacchiano, Cossentino, Marotta, Cafarelli. All. Liquidato 6.

SANT’AGNELLO: Stinga 7, Cascone 6 (21’pt Perna 5.5, 27’st Aiello sv), Palladino 6, Nocerino 6, Esposito 6, Buonomo 6.5, Veniero 5.5 (14’st Gargiulo 6), Serrapica 6.5, Lauro 6 (38’st Ferrara sv), Minicone 6.5, Marino 5.5. A disp. Zurino, Vanacore, D’Esposito. All. Russo 6.
ARBITRO: Fera di Gallarate 6.
RETI: -.
NOTE: Ammonito Marino. Espulso Colonna. Spettatori 200 circa.

Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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