13 Settembre 2024
  • www.footballweb.it e’ una testata giornalistica
  • registrata presso il Tribunale di Napoli Nord –
  • Numero registrazione 22 cronologico 4288/2016.
  • Editore: Gianni Pagnozzi;
  • Direttore Responsabile: Michele Pisani

“Nel nome del padre”, trionfa il cinema a Melito

Views: 4

Vi chiederete cosa c’entri la recensione di un film in un sito web che si occupa di calcio: apparentemente nulla. Invece c’è la storia di un bambino che cresce per le strade della periferia napoletana, e che sferra calci a un pallone coltivando quel sogno che è nel cassetto di un po’ tutti i napoletani: diventare un calciatore famoso. Anche il nome del piccolo non ha bisogno di spiegazioni o presentazioni: Diego. Un nome, un simbolo, un mito eterno.

Diego Esposito, magistralmente interpretato dal giovane e promettente attore melitese Giovanni Ferraro, è il protagonista della prima opera cinematografica del regista Gabriele Gargiulo, che insieme alla produzione ha scelto proprio il Cine Teatro Barone di Melito per la prima nazionale del film. All’esterno della sala, un red carpet ha visto sfilare e posare per le foto di rito il cast alla presenza di una platea incuriosita e già entusiasta, come se fosse certa che sarebbe stato un successo, che sarebbe andato tutto bene. “Alla fine, il pubblico è sovrano”, ha dichiarato Giovanni Ferraro, visibilmente emozionato. La proiezione, iniziata intorno alle ore 20.00, è stata presentata dalla giornalista Valentina Soria, volto noto della stampa locale e inviata di Canale 21.

Rabbia. Dolore. Vendetta. Sono i sentimenti che albergano nel cuore di Diego, che abbandona subito il pallone per entrare nel giro della malavita. Orfano di padre, affida la sua sorte al boss Antonio Carannante, che lo nutre con l’illusione del denaro facile, della bella vita, delle donne cambiate come abiti, ma a caro prezzo: eseguire i suoi ordini. Diego è un soldato, un bravo soldato. Bello, sveglio, malizioso, si fa voler bene dai suoi compagni, che lo rispettano e lo temono. Fidanzato con Eva, figlia di un altro potentato locale, si divide tra amanti, vita mondana e compiti da svolgere per il suo “datore di lavoro”.

A un certo punto però, qualcosa va storto. Eva viene uccisa con efferata violenza da un picciotto del clan rivale dei Carannante, quello capeggiato dall’imborghesito boss Gennaro Coppola. Diego scampa per miracolo a un attentato. Questi episodi lo segnano, nel profondo. L’aspirante boss sarà costretto a fare i conti con il suo passato, e inizierà un lungo e tormentato percorso verso la redenzione e la libertà.

Alla riprese hanno partecipato, tra gli altri, sempre come affiliati dei clan, l’attore Walter Lippa e Gianluca Russo, giornalista de “Il Meridiano News”, noto sito di informazione locale. Gli stessi non hanno fatto mancare la loro presenza alla prima del film. Dopo poco più di un’ora e mezza di visione, il pubblico si è lasciato andare a un fragoroso applauso. Sì, il film è piaciuto. Perché in quella pellicola c’è tutta la voglia di riscatto di tantissimi giovani che sono stanchi di sentir parlare solo di camorra, clientelismo, corruzione, malaffare. No, loro si sono fatti da soli, nel rispetto delle leggi. E studiano da grandi.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.