12 Ottobre 2024
  • www.footballweb.it e’ una testata giornalistica
  • registrata presso il Tribunale di Napoli Nord –
  • Numero registrazione 22 cronologico 4288/2016.
  • Editore: Gianni Pagnozzi;
  • Direttore Responsabile: Michele Pisani

Napoli, vittoria senza troppi sorrisi

Views: 1

maurizio longhiServizio di Maurizio Longhi

Presto per parlare di vittoria scaccia-crisi, era importante che il Napoli vincesse a Sassuolo per ritornare ai tre punti e per allontanare i fantasmi, ma non può essere un successo a cancellare quanto di avvilente è capitato finora. Perché per gli azzurri resta un inizio di stagione disastroso con l’eliminazione dalla Champions e con la consapevolezza di non essere all’altezza per poter competere con Juve e Roma. Due sconfitte nelle prime tre partite sono state quasi una sentenza, tanto da sconfessare il presidente che, ricordiamolo, aveva detto di puntare allo scudetto. Poi, dopo il vergognoso pari interno con il Palermo, non si poteva non parlare di crisi, così la sfida del Mapei Stadium si configurava come un delicatissimo banco di prova. Gli azzurri non potevano permettersi di steccare ancora così, pur non brillando particolarmente, si sono portati a casa l’intero bottino. Si è ancora lontani dalla forma migliore, forse lo stato emotivo è un fardello in questo momento ma, dopo Reggio Emilia, la zavorra si è alleggerita un po’. A segnare è stato ancora una volta Callejon, mai stato oggetto di critiche come in questi mesi. Del resto, lo si è visto in più circostanze svagato e indolente, si insinuava che non avesse più motivazioni e che avesse la testa altrove, intanto è già al suo terzo centro in cinque gare. La media gol è quella dello scorso anno. Se Higuain e Mertens rappresentano delle autentiche garanzie, chi continua a mancare è Hamsik. Il capitano è sempre più svagato, girovaga per il campo senza meta, impossibile che una collocazione tattica poco congeniale alle sue caratteristiche lo snaturi così tanti. Sembra davvero una leggenda metropolitana la tesi secondo cui il ruolo disegnatogli da Benitez lo depotenzierebbe, anche se sembra l’unica spiegazione per giustificare una simile involuzione. I problemi restano a centrocampo e in difesa, nonostante contro il Sassuolo, per la prima volta, la retroguardia sia rimostra inviolata. E questa è già una notizia, il che è sufficiente per spiegare come non possa neanche lontanamente pensare al tricolore una squadra che fa notizia per non essere stata perforata. La speranza è che il Napoli abbia ritrovato fiducia vincendo in casa di un’avversaria che, comunque, non andava sottovalutata, ora c’è bisogno di continuità per non restare nel limbo. Finora, si era impantanati nei bassifondi dati gli scarsi risultati, ora si è fatto un balzo in avanti complici gli stop delle milanesi, ma non si sa ancora che campionato disputare. Ripetere il terzo posto sarebbe già un risultato insperato (anche se immaginare sul podio il Napoli di questo inizio è più che utopistico), la disaffezione dei tifosi è figlia proprio di questo ridimensionamento. Perché, dopo la stagione dello scorso anno, si pensava davvero che questo potesse essere il campionato giusto per contendersi il tricolore, invece, un inizio peggiore non si registrava da anni. Ma era prevedibile tutto questo, si poteva mica sperare in qualcosa di diverso senza aver investito? Allora sono così ingenue Roma e Juventus che, nonostante un potenziale già di spessore, hanno pensato a rinforzarsi ulteriormente? Il campo poi è sovrano, e la differenza sta negli otto punti che già separano il Napoli dalle prime due. Parlare ancora della squadra di Benitez come una contendente al titolo, è ormai solo tempo perso.

About Michele Pisani 2944 Articoli
Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.