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Servizio di Maurizio Longhi – Vice Direttore FBW @riproduzione riservata
Non c’è stata partita contro il Palermo. Non si sa se più per i meriti del Napoli, che sin dal primo minuto ha assediato la porta rosanero, o perché gli uomini di De Zerbi in questo momento non sarebbero capaci di opporsi a nessuna avversaria. L’ex tecnico del Foggia, che non era in panchina per squalifica, ha avuto troppo poco tempo per lavorare e non ha avuto la possibilità di inculcare neanche un briciolo della sua mentalità al gruppo. Il Palermo visto all’opera sabato scorsa non può essere quello che affronterà un campionato intero, altrimenti avrebbe la retrocessione assicurata. Il Napoli ha interpretato benissimo la partita non facendo mai toccare palla agli avversari, che hanno resistito solo un tempo per poi crollare già ad inizio ripresa. Gli azzurri, nella prima frazione, hanno creato tanto in fase offensiva senza riuscire a finalizzare, tant’è che c’era già chi diceva che se ci fosse stato quello lì, la pratica sarebbe stata già archiviata. Intanto, la squadra ha raccolto nel secondo tempo quanto seminato nel primo e, dopo pochi minuti dall’inizio dei secondi 45′, Hamsik e Callejon avevano già spento ogni velleità dei siciliani.
La partita, così, si è messa in discesa e gli azzurri spadroneggiavano in mezzo al campo con il Palermo che non dava mai la sensazione di poter insidiare la porta di Reina. Anzi, Callejon ha chiuso definitivamente i giochi per lo 0-3 finale. Dopo il brutto esordio in campionato a Pescara, il Napoli ha ritrovato subito se stesso e le sue certezze battendo il Milan in casa e andando a dettare legge a Palermo. Diciamo che non sono state affrontate avversarie irresistibili, però, è giusto nutrire ottimismo. E poi, se non fosse stato annullato quel nettissimo rigore a Pescara che l’arbitro aveva assegnato agli azzurri, probabilmente si starebbe a punteggio pieno con la Juventus. Si è parlato tanto di un Napoli mutilato e depotenziato senza Higuain, eppure dopo tre partite sono ben nove i gol segnati, almeno finora non è che l’assenza del Pipita si sia fatta sentire più di tanto. C’è un Callejon in grande spolvero, autore di quattro gol, tutti gli attaccanti stanno andando in rete, da Mertens a Milik fino ad Hamsik che comunque ha sempre fatto degli inserimenti la sua forza, ci si attende ora di più anche da Insigne e sicuramente anche Giaccherini potrà dare il suo contributo quando sarà totalmente abile e arruolabile.
L’altra nota positiva è che, dopo quattro gol subiti nelle prime due gare, a Palermo la porta è rimasta inviolata e si sa quanto sia importante la solidità difensiva per una squadra che punta ai primi posti. Non si è fatto ancora niente, con il Milan si è vinto denunciando grossi limiti, con il Palermo in queste condizioni avrebbe vinto chiunque, è nelle prossime partite che bisogna dimostrare di essere migliorati rispetto all’anno scorso. Già a partire dalla delicata trasferta di Kiev in Champions, gli azzurri ritornano nell’Europa che conta, stavolta il girone è stato più benevolo ma comunque bisognerà affrontare trasferte insidiosissime. La Dinamo è a punteggio pieno in campionato, ha iniziato prima la stagione, l’ambiente sarà caldissimo, Sarri è al debutto in un contesto simile, ci sono tante incognite ma se il Napoli dovesse tornare con un risultato positivo anche dall’Ucraina, inizierebbe a crescere la fiducia anche da parte dei più scettici e nostalgici di chi è andato via.
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