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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata
Ormai tutti i tifosi hanno imparato a conoscere questo Napoli. Una squadra che esprime un gioco meraviglioso, che per alcuni tratti irride le avversarie ma poi è soggetta ad improvvisi black out che rischiano di vanificare tutto. Nelle ultime due giornate di campionato, gli azzurri sono andati a imporsi con l’autorevolezza della grande squadra in casa della Lazio. Era una trasferta delicata ma il Napoli, dopo l’ingiusto pari interno contro una Juve insolitamente catenacciara, è andato lì a giocare da par suo, offrendo una prestazione maiuscola ed essendo padrone del campo dal primo all’ultimo minuto. Contro l’Udinese, nella gara del Sabato Santo, nel primo tempo si è faticato a trovare i varchi visto l’assetto ultradifensivo degli uomini di Del Neri, ma nella ripresa è venuta fuori tutta la prolificità di un Napoli spaventoso quando è in condizione.
Tre gol a Roma e tre all’Udinese. Higuain sarà stato anche ceduto alla Juve ma il Napoli ha segnato ben undici gol in più rispetto a Madama, che però resta saldamente in vetta al campionato. Il problema della squadra di Sarri non è l’attacco, che resta atomico, anzi, è addirittura migliorato ad onta dell’illustre cessione, ma la friabilità nelle retrovie. La Juve ha una difesa d’acciaio, capace di restare inviolata nel doppio incontro contro il Barcellona, sta tutta lì la differenza. È una gran stupidaggine quella per la quale il Napoli avrebbe avuto una classifica diversa con la permanenza del Pipita, ormai si è capito che non è così, il problema resta in difesa. Gli azzurri impongono il proprio gioco sia in casa che fuori, esprimendosi addirittura meglio lontano dal San Paolo, dove il rendimento è stato da scudetto, ora bisogna continuare su questo trend.
Il Napoli è atteso da trasferte delicatissime, si pensi a quella di Milano con l’Inter o a quella nella Torino granata, ma quella più importante è sempre la prossima, quindi, bisogna necessariamente andare a vincere in casa del Sassuolo. Solo aggiudicandosi l’intera posta in palio, si può ancora sperare nel secondo posto, approfittando anche del calendario non proprio agevole della Roma, ed evitare la mannaia dei preliminari di Champions. Il Sassuolo, poi, è un avversario che ha sempre creato problemi al Napoli di Sarri. L’anno scorso, arrivò la prima sconfitta proprio al debutto sulla panchina azzurra del tecnico toscano d’adozione, quest’anno, all’andata, la solita disattenzione difensiva ha vanificato una vittoria che non era mai sembrata in discussione. Domani non si può sbagliare, il Sassuolo giocherà la partita della vita, deve essere il Napoli a mostrare maturità, personalità e soprattutto fame.
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