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Servizio di Gianni Pagnozzi@riproduzione riservata
Ci sono sfide equilibrate affidate ad un tatticismo esasperato per il profondo rispetto che si nutre nei confronti dell’avversario, che molte volte vedono prevalere una squadra sull’altra solo per un episodio favorevole e cosi è stato. La partita tanto attesa tra Juventus e Napoli la vincono i bianconeri a 3 minuti dal 90°, con una conclusione da fuori area del neo entrato Zaza, che grazie ad una deviazione decisiva dello sfortunato Albiol mette fuori causa l’incolpevole Reina e consegna la vittoria e la testa della classifica alla squadra allenata da Allegri. La gara è stata caratterizzata da una ricerca spasmodica delle coperture applicata in maniera fin troppo evidente da entrambe le compagini, che ne ha compromesso lo spettacolo riducendo al minimo le occasioni da gol. Le squadre si temevano e non lo hanno mai nascosto, tanto che per tutta la durata dell’incontro nessuna delle due si è mai scomposta allungandosi alla ricerca del gol. Il Napoli ha dimostrato una grande autorevolezza costringendo gli avversari nella propria metà campo per larghi tratti dell’incontro, particolare non trascurabile dal momento che un atteggiamento simile, in quello stadio è alla portata solo dei grandi club d’Europa. Certo che se si gioca sempre in 20 metri gli spazi si riducono cosi come i rifornimenti per gli attaccanti, e non è un caso quindi che sia Higuain che Dybala per tutti i 90 minuti non sono mai riusciti a tirare nello specchio della porta. L’episodio questa volta premia i bianconeri ma non ridimensiona questo Napoli, che ora ha davanti a 13 partite per continuare a dimostrare di essere quella grande squadra che la classifica continua a certificare, non ci si può deprimere per questo risultato negativo che se pur porta in vantaggio di un punto in classifica la Juve, pareggia la situazione negli scontri diretti e vede ancora gli azzurri nettamente in vantaggio per differenza reti. Decisiva non sarà questa sfortunata partita per gli azzurri ma queste 13 finali che si disputeranno da qui a Maggio, una cosa è certa, mai come quest’anno il Napoli sta dimostrando che nella lotta al vertice può essere un protagonista e non un semplice comprimario, come ha già detto qualcuno, il bello viene adesso.
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