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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Work in progress. Nonostante le indicazioni incoraggianti messe in evidenza fino a luglio, il cantiere del nuovo Milan di Mihajlovic ha dato prova di carenze ancora tutte da colmare. Le amichevoli di prestigio di inizio agosto, in particolare quelle disputate nell’Audi Cup, non possono certo lasciar contento il tecnico serbo. I rossoneri sono apparsi piuttosto sotto tono, rispetto a Bayern Monaco e Tottenham, uscendo sconfitti e subendo cinque gol nelle due partite, senza riuscire a segnarne. A onor del vero, la squadra tedesca e quella inglese erano leggermente avanti nella preparazione, rispetto ai rossoneri. Ciò non giustifica di certo le lacune difensive che hanno fatto tanto arrabbiare Mihajlovic nel trofeo estivo della nota marca automobilistica.
Il primo tempo dei rossoneri col Bayern è stato a tratti imbarazzante: il tiki-taka di Guardiola in salsa tedesca ha annichilito i giocatori milanisti, schiacciandoli nella propria metà campo per gran parte del match. Per tutta risposta, Miha ha lasciato in campo l’intero undici titolare, chiedendo una reazione, che in minima parte è arrivata, ma che non ha frenato il raddoppio tedesco. La reazione di Miha al secondo gol non si è fatta attendere e sono stati sostituiti 10/11 dei giocatori in campo, ad eccezione del solo Diego Lopez. Non è bastato a produrre moti d’orgoglio significativi, perchè, ancora un pasticcio difensivo, ha dato il via al 3-0 bavarese.
Anche contro il Tottenham non si è visto un gran Milan. Nonostante l’impiego di forze nuove, nella finale per il terzo posto dell’Audi Cup, gli inglesi hanno avuto la meglio riuscendo a trafiggere i rossoneri con un gol per tempo. Dapprima il bolide di Chadli da fuori, lasciato troppo libero di concludere a rete e poi, nel secondo tempo, il gol che ha chiuso il match, a firma di Carroll, lesto ad approfittare dell’ennesimo buco difensivo.
E proprio il Tottenham pare interessato a Keisuke Honda. Il nipponico, che già non è un fulmine di guerra, è apparso piuttosto involuto e fuori dagli schemi di Mihajlovic, sbottando anche per il poco spazio avuto. In realtà, pare proprio che la trattativa sia ben avviata e che, se non sarà il Tottenham, un’altra squadra di Premier League (Everton) sarà pronta ad accoglierlo.
Intanto, pare finalmente chiusa la telenovela Romagnoli, con l’approdo in rossonero. In attesa delle cifre, trattativa praticamente fatta al 99%, con la Roma vogliosa di far cassa, dopo gli acquisti di Dzeko, Salah e Digne. Il giovane centrale difensivo, pupillo dell’allenatore rossonero, potrebbe produrre un effetto domino, che porterebbe uno tra Mexes, Zapata e Paletta lontano da Milano. Nonostante Zapata abbia dato più di un motivo a Mihajlovic per indurlo a cambiare casacca, il maggiore indiziato è l’oriundo Paletta, molto richiesto da Bologna ed Atalanta.
All’orizzonte delle amichevoli estive, c’è il Trofeo Tim, contro Inter e Sassuolo, che potrebbe dare le ultime indicazioni per probabili cessioni ed eventuali arrivi. La chiusura del mercato è ancora lontana, ma questo Milan necessita ancora di ritocchi alla rosa che, a dispetto dei milioni spesi, non è ancora all’altezza delle migliori della Serie A. Il tempo c’è, purchè lo si usi bene.
Twitter: @Val_CohenLauri
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