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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Nel momento più critico, nel momento più difficile e nel quale si ha più bisogno, ecco che il Milan trova i tanto inseguiti 3 punti e lo fa con un netto risultato (4-1, ndr) e una prestazione costante e convincente, dominando e attaccando dal primo all’ultimo minuto. Il Chievo, da parte sua, prova ad essere aggressivo nei primi istanti del match, ma dopo un paio di discese a salve, viene completamente travolto dal Milan e dall’uragano Suso, autore di una partita perfetta: gol, assist e autogol procurato. Lo spagnolo è oro puro per Vincenzo Montella, che anche senza Bonucci e Bonaventura, non rinuncia all’ormai collaudato 3-4-2-1, con Rodriguez in difesa, Borini e Calabria sulle fasce e con Suso e Calhanoglu dietro all’unica punta Nikola Kalinic, che nonostante la prestazione sotto tono contro il Genoa, viene riconfermato perno centrale dell’attacco rossonero. Scelta che, nonostante gli scettici (tutti), ha ripagato con il gol del conclusivo 4-1. Su assist di Suso, ovviamente.
“Per il momento la panchina è salva”, diranno poi giornali e siti web, all’indirizzo di Vincenzo Montella. Ma il ‘mancato esonero’, non è altro che la vittoria della fiducia donata al tecnico campano da parte di tutta la società, oltre che alla concretizzazione del gioco intravisto contro Inter, AEK e Genoa, dove due volte su tre, è mancato soltanto il gol. Di reti ieri ne sono arrivate ben 4 e con tre marcatori diversi: Calhanoglu, Suso e Kalinic. Lo spagnolo ex Liverpool ha confermato ancora una volta lo straordinario repertorio tecnico di cui dispone, mettendo sul secondo palo un sinistro a giro di pregevole fattura. Kalinic e Calhanoglu, invece, sono finalmente usciti dal tunnel che li etichettava come acquisti flop: il primo è alla terza rete con la maglia del Milan, mentre il secondo è alla prima realizzazione di Serie A, dopo quella siglata in Europa League contro l’Austria Vienna. Certo, un gol non ti toglie del tutto la possibilità di essere un flop, ma è senza dubbio una carica positiva che ti toglie da dosso qualche incertezza che magari può portarti dietro. Parlando inoltre di flop e top, Fabio Borini non può che rientrare nella seconda categoria, con corsa, cuore, grinta e polmoni a non finire. Quello dell’ex Sunderland, fino ad ora, è il miglior acquisto per Montella, che può contare quando vuole sulla sua infinita duttilità tattica. Solo ieri, infatti, ha svolto il ruolo di esterno sinistro, esterno destro e terzino.
Una sola vittoria, però, non toglie del tutto il Milan dai guai, soprattutto perché sabato, a San Siro, arriva la Juventus. Già, San Siro, ormai è diventato un incubo per i rossoneri, che proprio nel loro stadio, non vincono dal 2-0 rifilato alla Spal, alla 5^ giornata. Contro i bianconeri non sarà affatto una partita semplice, soprattutto perché la squadra di Allegri, dopo la sconfitta contro la Lazio, ha inanellato due vittorie di fila contro Udinese e Spal, segnando addirittura ben 10 reti. Non proprio il miglior avversario per cercare di dar continuità alle proprie vittorie, ma di sicuro un ottimo stimolo per far vedere a tutti di che pasta si è fatti. Contro la Juve anche una bella prestazione è ben accetta, ma il vero obbiettivo, ovviamente, è la vittoria. D’altronde, tutto è possibile… chiedetelo a Locatelli.
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