13 Settembre 2024
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Le pagelle del turno infrasettimanale (4a giornata): ‘Funky Gallo’ Belotti e ‘Farfallone’ Bonera.

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valerio-lauripagelle
VOTO 0 – 
all’addetto stampa del Napoli. La domanda del giornalista di Mediaset Premium è tendenziosa ed è quello che è, con un Inler visibilmente imbarazzato. Ma portare via il giocatore con fare arrogante, sottraendolo al microfono, dà l’idea dell’ambiente teso e nervoso che aleggia sulla società partenopea. ISTERIA

VOTO 1 – a Zeman. Ancora una volta un brutto voto per il tecnico boemo che, stavolta, oltre a non mostrare il suo classico attacco spumeggiante, si permette anche di beccare due reti dal Torino, che sinora era stato avaro di gol. CAPOCCIONE

VOTO 2 – a Daniele Bonera. Nessuno sa come, nessuno sa perchè, ma il buon difensore bresciano è tra i preferiti di Mr Inzaghi. E questo è una sciagura sia per il Milan che per i suoi tifosi. Distratto da qualche biondona sugli spalti, si perde due volte il diretto avversario e l’Empoli ringrazia. DUE volte, come il voto che merita. FARFALLONE

VOTO 3 – alla Lazio di Pioli. Di certo, dai biancocelesti, non ci si aspettava che lottassero per lo scudetto. Ma nemmeno che alla quarta giornata collezionassero la terza sconfitta (seconda consecutiva), restando impantanati a quota (guarda caso) TRE punti. ATTARDATI

VOTO 4 – all’attacco della Fiorentina. Va bene, forse è crudele sparare sulla Croce Rossa (in tutti i sensi, visti gli infortuni di Gomez e Rossi), ma almeno contro il Sassuolo, che per ora è una delle difese più battute della Serie A, ti aspetti che Babacar e soci si inventino qualcosa. Macchè, penuria totale. CARESTIA

VOTO 5 – all’arbitro Giacomelli. Allo Juventus Stadium, si rende protagonista di qualche errore di troppo. Per sua fortuna, non pregiudica la veridicità del risultato finale. Il rigore concesso alla Juve per il fallo di mano di Cascione è generoso. Molto più netti quelli (non dati) ai bianconeri per un altro fallo di mano (sempre di Cascione) e per un atterramento di Llorente nell’area dei romagnoli. PASTICCIONE

VOTO 6 – a Fernando Torres. Quando la sua nuova squadra fa acqua in difesa sui primi due calci piazzati del (pur bravissimo ma) modesto Empoli, comincia a chiedersi dove sia capitato. E ne ha ben donde. Poi si ridesta e decide di ricordarsi che, un tempo, decideva le partite. Come Re Mida trasforma in oro (e in gol) un cross dell’ottimo Abate e dopo un’azione personale, per poco non manda in gol Menez. Sostituito tra gli applausi. BIENVENIDO

VOTO 7 – ad Andrea Stramaccioni. A questo punto, è giusto dare i meriti anche al tecnico romano. Il club friulano è da sempre vivaio florido, ma dare un’identità e macinare tre vittorie nelle prime quattro giornate (dopo la sconfitta con la Juve) non è cosa da tutti. Il gol di Thereau dimostra che sa applicare con dovizia anche il turn-over. DOTTOR STRAMAMORE

VOTO 8 –  a Mattia Perin, Pierluigi Gollini e Marco Sportiello. La categoria dei portieri italiani si affolla di giovani dalle eccellenti doti. I primi due si ritrovano di fronte nel match Verona-Genoa e fanno a gara a chi compie più miracoli. L’estremo difensore dell’Atalanta prova a blindare il risultato a San Siro, anche negando un rigore a Palacio, ma poi capitola alle prodezze di Osvaldo ed Hernanes. SPIDER-MEN (plurale)

VOTO 9 – ad Andrea Belotti. La difesa del Napoli fa di tutto per facilitargli il compito, ma le doti tecniche ed il talento del centravanti di Calcinate sono sotto gli occhi di tutti. Il ‘gallo’ dimostra di saper alzare la cresta e l’attacco del Palermo potrà tranquillamente poggiarsi sulle sue spalle, così come quello dell’Italia under 21. FUNKY GALLO

VOTO 10 – a Juve e Roma. Ancora una volta, si ha la sensazione che lo scudetto sarà affar loro. Nonostante le dichiarazioni di circostanza di Garcia e Allegri dicano altro, sanno bene di essere le favorite. E lo dimostrano sul campo. Cambiano i protagonisti, ma non i risultati, e tentano la mini-fuga a punteggio pieno. TERMINATOR


Valerio Lauri
Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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