Views: 1
Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Epilogo thrilling. Un finale mozzafiato, avvincente, almeno per quanto riguarda il terzo posto. Lo scudetto era già stato assegnato da un pezzo, le retrocessioni già sancite dalla matematica. La Serie A ha vissuto il suo atto conclusivo e si può tracciare un bilancio della stagione appena conclusa.
VOTO 0 – alla LEGA calcio. A cominciare dalla nomina di Tavecchio, passando per l’onnipresenza di Lotito, arrivando alle decisioni discutibili su spostamenti vari delle partite, non ne hanno azzeccata una. Se L’Italia è tornata nel calcio che conta, non lo deve di certo a loro. BOCCIATI
VOTO 1 – al CAGLIARI. Undici anni nella massima serie sono tanti. Ed è proprio per questo che fare le valigie e tornare nella cadetteria, dopo tutto questo tempo, è una mazzata tremenda. Le lacrime di capitan Conti rendono l’idea. DISPIACERE
VOTO 2 – al MILAN. Società in svendita, allenatori in prova, giocatori a casaccio, risultati scadenti. Un club glorioso come quello rossonero merita molto di più. I tifosi saranno condannati ad un altro anno senza coppe e, per loro, sarà di sicuro un abominio. UMILIAZIONE
VOTO 3 – al NAPOLI. La stagione era cominciata male, con l’eliminazione ai preliminari di Champions’. E’ proseguita peggio, con l’uscita da Coppa Italia ed Europa League. E’ finita in tragedia, con uno dei giocatori più rappresentativi (Higuain ndr) che calcia in curva il pallone più importante della stagione. FALLIMENTO
VOTO 4 – all’INTER. Prima Mazzarri, poi Mancini. Per i nerazzurri è stata inesorabile la proprietà commutativa: cambiando l’allenatore, il risultato non è cambiato. Podolski e Shaqiri non hanno dato l’apporto sperato. Icardi sì. E proprio i suoi gol, forse, potrebbero portare la società di Thohir in Europa. Ma dalla porta di servizio. RIMANDATI
VOTO 5 – al PARMA. Il voto è la media ponderata tra i disastri societari e lo straordinario impegno dei giocatori, specie nell’ultima parte di stagione. Il futuro è ancora un rebus ed è piuttosto nero, ma i tifosi sapranno riportare i ducali nel calcio che conta. (A)RRIVEDERCI
VOTO 6 – a SAMPDORIA e GENOA. Grazie al crollo delle milanesi, le genovesi hanno potuto dire la loro, trovando due preziosi piazzamenti in Europa League. A proposito di Preziosi, il presidente genoano dovrebbe fare di tutto per regalare la licenza ai rossoblu. NOVITA’
VOTO 7 – alla FIORENTINA. Le coppe hanno tolto parecchie energie alla compagine di Montella. La delusione europea è stata mitigata dal fatto di essere usciti contro il Siviglia, poi laureatosi campione. Alla fine, complice il suicidio del Napoli, si ritrovano al quarto posto con merito. SORNIONI
VOTO 8 – alla LAZIO. Pioli è riuscito a dare un’identità di gioco ben precisa, Tare ha costruito con innesti mirati un buon gruppo. Il risultato è la conquista della Champions’ sul campo (Uefa permettendo) e un terzo posto sfuggito solo per un derby perso con la Roma. RINASCITA
VOTO 9 – a Luca TONI. Fregiarsi del titolo di capocannoniere a 38 anni non è da tutti. Ma è sicuramente un’impresa degna di Luca. Gol come se piovesse a regalare la salvezza al Verona e a dare lustro alla sua già prolifica carriera di bomber giramondo. INOSSIDABILE
VOTO 10 – alla JUVENTUS. Il voto mette d’accordo proprio tutti, mai come quest’anno. Una squadra nettamente superiore alle altre, sul piano del gioco e sul piano dei risultati. Quarto esame consecutivo passato a pieni voti, sotto la nuova guida di Allegri. E, incrociando le dita, contro il Barcellona potrebbe arrivare la lode. LAUREA
TWITTER: @Val_CohenLauri
Lascia un commento