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[show_avatar email=3 align=left] Servizio di Mariano Messinese @RIPRODUZIONE RISERVATA
Ai punti l’Avellino avrebbe meritato la vittoria, ma nel calcio contano i gol e lì il conto è pari. Al Piola finisce 1-1, ma per quasi mezz’ora, dopo il gol di Regoli, la squadra di Rastelli ha accarezzato il secondo posto in classifica, prima di essere raggiunta a 5′ dal termine da Di Roberto.
DOMINIO STERILE Rastelli lascia in panchina i nuovi acquisti Trotta e Almici e si affida al 3-5-2 con Visconti e Regoli sulle fasce e il tandem Castaldo-Comi in attacco. Parte meglio l’Avellino che si riversa in attacco e chiude la Pro Vercelli nella propria metà campo. Al 10′ Castaldo sfiora il gol, ma il suo tiro dal limite dell’area di rigore sibila a lato del palo. La Pro Vercelli è sorpresa dall’avvio degli ospiti e non riesce a rispondere. Poi il forcing irpino cala e la squadra di Scazzola può respirare dopo un quarto d’ora in apnea. I padroni di casa prendono coraggio e sfiorano il vantaggio al 18”: sul cross di Emmanuello, Scavone impatta debolmente da ottima posizione e manda il pallone alto. La gara è vivace e si mantiene su ritmi gradevoli: Spinto dai tanti tifosi irpini presenti al Piola, l’Avellino fa la partita come se si giocasse al Partenio, mentre i padroni di casa agiscono di rimessa senza creare grattacapi a Gomis. Le occasioni fioccano: al 26′ Regoli si gira in area di rigore, ma il suo tiro termina alto, sette minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Chiosa colpisce di testa tutto solo ma manda clamorosamente sul fondo. Adesso è un dominio biancoverde anche se sterile: al 38′ Castaldo, dal limite dell’area piccola, svirgola il pallone che diventa un assist per Comi, ma l’ex Novara non ci arriva per questione di centimetri. Poi tutti al riposo con l’Avellino che può solo rammaricarsi per le occasioni fallite.
RIPRESA – Il secondo tempo si apre su ritmi blandi, I biancoverdi sembrano aver perso la verve dei primi 45′. Ma è solo un’illusione perchè al 61′ l’Avellino passa in vantaggio: azione di contropiede, assist no look di Castaldo per Regoli che arriva a rimorchio e supera Russo con un diagonale chirurgico. Vantaggio meritato. L’Avellino continua a fare gioco, davanti Castaldo fa reparto da solo, come sempre. Al 63′ l’attaccante di Giugliano lavora un buon pallone sulla trequarti si gira e scarica in porta, ma Russo blocca. Scazzola corre ai ripari e getta nella mischia Beretta al posto di Emmanuello. La squadra piemontese si butta in avanti, più con l’orgoglio che con le idee, perchè la retroguardia irpina argina bene le sfuriate e Chiosa giganteggia in area di rigore. Quando riparte l’Avellino fa male: prima Visconti (tiro sul fondo), poi Comi di testa spreca sul fondo. Insomma vanno più vicini gli ospiti al raddoppio, che i padroni di casa al pareggio. Rastelli sostituisce Kone, ammonito, con Arini, Scazzola risponde con due cambi ravvicinati: fuori Belloni e Ferri, dentro Sprocati e Statella. All’ 83′ debutta anche Trotta al posto di Comi, ma è un esordio amaro perchè un minuto dopo la Pro Vercelli pareggia con Di Roberto, che batte da pochi passi Gomis, non esente da colpe, sugli sviluppi di un corner. Una beffa. Ma l’Avellino protesta per un fallo su Ely e Gomis si fa anche ammonire. La Pro Vercelli adesso ci crede e sogna il sorpasso, ma il forcing finale non cambia il risultato. Finisce in parità, ma i biancoverdi oggi hanno sprecato una grande occasione per scalare la classifica.
Mariano Messinese
Twitter: @MarianoWeltgeis
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