13 Settembre 2024
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Juventus, vittoria senza subire reti. Quello che voleva Allegri

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isidoro niolaServizio di Isidoro Niola @riproduzione riservata


Max Allegri aveva visto giusto alla vigilia dell’andata del quarto di finale tra Juve e Monaco. Avrebbe fatto festa se la sua squadra non avesse preso gol e magari ne avrebbe segnato uno. Ed infatti è finita proprio così, con la Juve che ha vinto 1-0 al termine di una partita che sin dalle prime battute era sembrata complicata per i bianconeri.
Il Monaco, allenato dal portoghese Jardim, incarna alla perfezione il modello di gioco lusitano: difesa arcigna, centrocampo imbottito di palleggiatori, attacco che si esprime alla perfezione negli spazi. Non a caso la squadra del Principato ha la difesa meno battuta della Champions e del campionato francese e nella massima competizione continentale ha buttato fuori l’Arsenal infliggendole una dura lezione all’Emirates Stadium (1-3).
Eppure, fatta eccezione di una paratona di Buffon su Carrasco ad inizio gara, è stata la Juve che ha avuto le migliori occasioni per segnare. Tevez (l’Apache è stata la controfigura di quella ammirata fino a una settimana fa) e Vidal nel primo tempo, hanno fallito due nitide occasioni da gol. Il cileno però si è fatto perdonare segnando su rigore al minuto 57, consentendo così alla Juve di portare a casa il risultato e di guardare con fiducia al retour match di mercoledì prossimo al “Louis II” di Montecarlo.
Il calcio di rigore è nato da un fallo al limite dell’area di Carvalho su Morata, magistralmente lanciato da Pirlo, ma proseguito dentro, tutto sommato un po’ generoso per la Juve. Ma il cartellino giallo rimediato dal difensore monegasco poteva diventare rosso perché ultimo uomo su di una chiara azione da gol.
Dicevamo di una Juve che alla fine ha portato a casa il risultato ma soprattutto di non aver subito gol in casa. Allegri ha lavorato molto su questo aspetto schierando inizialmente un 4-3-1-2 con la difesa imperniata sui centrali Chiellini e Bonucci e Lichtsteiner ed Evra esterni.
A centrocampo si è rivisto Pirlo con Marchisio e Vidal mentre a ridosso delle punte Tevez e Morata ha giocato Pereyra.
Quando il Monaco a mezz’ora dalla fine ha schierato un attacco con tre attaccanti, tra cui il pericolosissimo Berbatov, Allegri è ritornato sulla difesa a tre inserendo Barzagli al posto di Pirlo che per ovvie ragioni non ha ancora i novanta minuti nelle gambe.
A questo punto la qualificazione si giocherà a Montecarlo ma il risultato dell’andata mette la Juve in condizione di poter gestire la gara sfruttando gli spazi che inevitabilmente il Monaco dovrà lasciare.
La semifinale di Champions per la Juve manca da 12 anni. Al Casino di Montecarlo non è un azzardo giocare sul bianconero vincente.

About Michele Pisani 2918 Articoli
Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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